Vittoria Trump su ius soli, Corte Suprema limita tribunali

Vittoria per Donald Trump sullo ius soli. La Corte Suprema ha limitato il potere dei giudici dei tribunali inferiori di sospendere le decisioni del presidente.
(Keystone-ATS) Nel primo mese del suo ritorno alla Casa Bianca, Trump ha annullato il diritto di cittadinanza per chi nasce negli Stati Uniti.
La Corte Suprema ha autorizzato l’ordine esecutivo di Donald Trump, che blocca lo ius soli, ad entrare in vigore in alcune aree del Paese, per ora, limitando la capacità dei giudici di bloccare le politiche del presidente a livello nazionale. Lo si legge in una sentenza di 119 pagine del massimo tribunale americano.
Decisione finale in ottobre
La decisione finale della Corte Suprema sullo ius soli sarà presa ad ottobr, ha detto l’Attorney General Usa, Pam Bondi, in un briefing con la stampa e Donald Trump alla Casa Bianca.
La sentenza di oggi ha autorizzato temporaneamente lo stop al diritto di cittadinanza voluto dal presidente ma non prima di 30 giorni. La Corte oggi non è entrata nel merito dell’ordine esecutivo firmato Trump, ma solo sul potere dei giudici di grado inferiore di bloccare gli ordini esecutivi. La sentenza è destinata ad avere un impatto ben più ampio rispetto allo ius soli ampliando di fatto il potere esecutivo.
Ennesima spaccatura tra i giudici
La sentenza della Corte Suprema mostra l’ennesima spaccatura fra i saggi, con i sei conservatori che hanno votato a favore e i tre liberal contrari.
“Alcuni sostengono che l’ingiunzione universale fornisca alla magistratura un potente strumento per controllare il potere esecutivo. Ma i tribunali federali non esercitano una supervisione generale sul potere esecutivo; risolvono casi e controversie in conformità con l’autorità del Congresso ha loro conferito. Quando un tribunale conclude che il potere esecutivo ha agito illecitamente, la risposta non è che il tribunale debba a sua volta eccedere i suoi”, ha scritto nella sentenza Amy Comey Barrett, la conservatrice nominata alla Corte Suprema.
“Lo stato di diritto non è scontato in questo paese, né in altri. È un precetto della nostra democrazia che durerà solo se coloro che, in ogni ambito, saranno abbastanza coraggiosi, lotteranno per la sua sopravvivenza. Oggi la corte abdica al suo ruolo vitale in questo sforzo”, ha invece afferma Sonia Sotomayor, esprimendo il suo dissenso dalla maggioranza dei colleghi.