Vertice Cpe, Starmer invoca ‘nuovi legami in Europa’
(Keystone-ATS) Un appello a creare “rinnovati legami di amicizia e di fiducia in Europa” è stato lanciato dal premier laburista britannico Keir Starmer in apertura del vertice della Comunità Politica Europea (Cpe) in corso a Blenheim Palace, non lontano da Oxford.
Starmer, si è poi rivolto alla sua destra al presidente ucraino Volodymyr Zelensky per invocare un comune impegno in difesa “della libertà e della democrazia”. Ha inoltre parlato d’immigrazione illegale, evocando la necessità di una cooperazione internazionale e paneuropea per contrastarla in modo “efficace” e non con “espedienti” retorici.
Da parte sua Zelensky, intervenuto subito dopo Starmer – e presentato da quest’ultimo come “un amico e un esempio”, oltre che con l’invocazione “Slava Ukraini” – ha detto che “Vladimir Putin ha fallito nel suo tentativo di dividere” l’Europa e l’Occidente sul sostegno all’Ucraina.
Il presidente ucraino ha poi sostenuto che Mosca non ha ottenuto “successi significativi” nella sua “aggressione”, pur sacrificando “decine di migliaia” di militari, grazie “al coraggio dei guerrieri ucraini” e al sostegno assicurato a Kiev delle nazioni partner; ma ha aggiunto che non ci sono segnali di de-escalation. E ha ribadito l’appello ai Paesi amici e alleati di “continuare a essere coraggiosi”, sia sul fronte delle sanzioni anti-russe, sia su quello degli aiuti militari all’Ucraina. A cominciare – ha insistito ancora una volta – da “una difesa aerea sempre più forte”.
Il presidente ucraino, che in precedenza aveva annunciato un nuovo accordo intergovernativo con il Regno a margine della sua visita odierna, sul sostegno britannico a lungo termine al complesso militar-industriale di Kiev, ha quindi elogiato la continuità della posizione di Londra al fianco del suo Paese.
“Fin dai primi giorni dell’invasione, il Regno Unito è stato all’avanguardia nella sua determinazione a sostenere l’Ucraina”, ha affermato, riferendosi indirettamente al ruolo assunto in quella fase dall’allora premier conservatore Boris Johnson. Un impegno che “deve proseguire” da parte di tutti gli alleati e di cui “abbiamo bisogno per mettere fine al terrore russo”, ha sottolineato.
Il suo appello all’unità europea pro Kiev, e alla linea dura verso il presidente russo Vladimir Putin, è risuonato peraltro pochi minuti dopo che il leader ungherese Viktor Orban, pure presente al vertice della Cpe dopo le recenti missioni compiute a Mosca e a Pechino, aveva ripetuto al contrario – entrando a Blenheim Palace – di ritenere “impossibile una soluzione sul campo di battaglia” (e senza negoziati con il Cremlino) del conflitto russo-ucraino.