Verso sciopero muratori vodesi, friburghesi e ginevrini

Dopo i colleghi friburghesi e ginevrini, 900 muratori vodesi hanno votato a favore di uno sciopero di due giorni il 3 e 4 novembre. Denunciano lo "stallo" nelle trattative per il rinnovo del contratto nazionale per l'edilizia principale.
(Keystone-ATS) Riuniti venerdì sera a Losanna, i muratori vodesi hanno criticato la volontà della Società svizzera degli impresari-costruttori (SSIC) di “smantellare completamente le loro condizioni di lavoro”, ha indicato oggi il sindacato Unia in un comunicato.
I muratori giudicano “inaccettabili” le proposte della delegazione padronale, che includerebbero ad esempio la settimana lavorativa di 50 ore, senza la possibilità di calcolare il tempo di spostamento in cantiere, o il lavoro generalizzato il sabato senza supplemento.
Con la loro mobilitazione, i muratori vodesi chiedono invece giornate lavorative più brevi, la fine del tempo di spostamento non retribuito, una pausa retribuita e un aumento salariale dignitoso per tutti.
Prima dei muratori vodesi, sono stati i loro colleghi friburghesi e ginevrini a votare all’unanimità uno sciopero per il 3 e 4 novembre durante una riunione dell’assemblea generale intersindacale tenutasi a fine settembre, hanno riferito i sindacati Syna e Unia.
“I muratori sono rimasti scandalizzati quando hanno scoperto le proposte della SSIC. Anche alcuni datori di lavoro le trovano assurde”, ha dichiarato Yannick Ferrari, membro della direzione regionale di Unia Friburgo.