Vendite di Calida scendono, ma azienda torna in zona utili

Vendite in calo ma ritorno in zona utili per Calida, marchio storico dell'abbigliamento intimo svizzero.
(Keystone-ATS) Stando ai dati diffusi stamani nel 2024 il fatturato complessivo delle attività continuate è sceso del 10%, attestandosi a 231 milioni di franchi. Il risultato operativo Ebit è salito a 6 milioni, a fronte dei -40 milioni del 2023. Il conto economico si è chiuso con un utile netto di 15 milioni, contro la perdita di 67 milioni dell’anno prima, un passo avanti dovuto in particolare alla cessione dell’azienda di mobili da giardino Lafuma Mobilier, considerata non più in linea con la strategia aziendale.
“La debolezza dell’umore dei consumatori nei mercati principali ha continuato a influenzare l’andamento delle vendite dei nostri marchi”, afferma Felix Sulzberger, presidente esecutivo del consiglio di amministrazione (Cda), citato in un comunicato. “In questo contesto, il gruppo ha ottenuto risultati complessivamente soddisfacenti”.
Dal primo giugno l’azienda avrà un nuovo Ceo, nella persona di Thomas Stöcklin: oggi responsabile finanziario di Manor, è stato in passato attivo anche per la stessa Calida, da ultimo anche in questo caso come CFO. Sulzberger potrà così abbandonare la guida operativa, rimanendo però numero uno del Cda.
La borsa ha reagito in modo positivo alle novità odierne: nella prima ora di contrattazione l’azione Calida guadagnava il 3%. Dall’inizio dell’anno il corso è però sceso del 5% e la performance del titolo è negativa anche su un periodo più lungo: -21% negli ultimi 12 mesi e -40% sull’arco di cinque anni.
Calida ha radici che risalgono al 1858, quando nella zona di Münigen, a Sursee, vennero inaugurati un impianto di follatura e uno di torcitura della seta. Il marchio Calida è stato introdotto nel 1929. Nel 1987 l’impresa venne quotata in borsa. Oggi Calida è una realtà con 2000 dipendenti.