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Vendite auto nuove in calo anche in aprile, Tesla in caduta libera

Keystone-SDA

Si conferma la tendenza negativa per il mercato automobilistico elvetico: in aprile sono entrate in circolazione 18'700 vetture nuove, il 6,9% in meno dello stesso mese del 2024.

(Keystone-ATS) Per i primi quattro mesi dell’anno la contrazione è del 7,6% (a 71’400), ha indicato oggi l’associazione degli importatori Auto-Svizzera, che auspica dal mondo politico un miglioramento delle condizioni quadro. L’elettrico avanza, malgrado Tesla sia in caduta libera.

La pressione strutturale sul comparto rimane elevata, sostiene l’organizzazione. “Gli obiettivi più severi in materia di CO2, il deterioramento della situazione economica e la mancanza di incentivi da parte della Confederazione per stimolare l’elettromobilità continuano a determinare una notevole incertezza da parte degli acquirenti e dei concessionari”, si legge in una nota.

Nel quarto mese dell’anno le propulsioni alternative sono arrivate a una quota di mercato del 66% (56% nell’aprile 2024), con in primo piano l’ibrido normale (37%, in aumento dal 32% di un anno prima) e l’elettrico (19%, sale dal 16%), davanti all’ibrido plug-in (11%, in crescita dal 9%). La vettura a benzina è al 27% (era al 34%) e il diesel al 7% (era al 10%).

In cifre assolute hanno lasciato i concessionari 6800 ibride (+7%), 5000 veicoli a benzina (-25%), 3500 elettriche (+10%), 2000 ibride plug-in (+15%) e 1400 mezzi diesel (-35%). In lieve calo (al 51%, partendo dal 53%) è la quota di 4×4.

Se si guarda ai dati cumulati del periodo gennaio-aprile spicca l’avanzata dell’ibrido (+11% a 26’600) e dell’elettrico (+5% a 14’200), mentre arretrano l’ibrido plug-in (-2% a 6900), il propulsore a benzina (-27% a 18’200) e il diesel (-28% a 5400). Dopo quattro mesi la quota dei motori alternativi ha raggiunto 67% (era del 58% nel corrispondente periodo del 2024).

“Viste le le fosche prospettive economiche il Consiglio federale è ora chiamato a creare condizioni quadro favorevoli alle imprese, basate sulla realtà del mercato e che sollevino l’industria automobilistica da inutili costi provocati dallo stato”, sostiene il presidente di Auto-Svizzera Peter Grünenfelder, citato nel comunicato. “La spirale negativa dell’eccesso di regolamentazione, come nel caso dell’ordinanza sulle emissioni di CO2, deve essere interrotta immediatamente, perché ha enormi conseguenze sull’occupazione e sugli investimenti, Senza prospettive di riduzione delle normative la ripresa del mercato sarà ostacolata”.

Positiva viene ritenuta la tendenza verso le auto completamente elettriche: il 19% di quota di mercato di aprile è superiore alla media annuale del 2024. Secondo Auto-Svizzera “i giovani sono entusiasti della guida elettrica”: un recente sondaggio mostra che due terzi della generazione Z vorrebbero acquistare una e-car. “I dati dimostrano che gli svizzeri sono disposti a investire in nuove vetture”, argomenta Mario Bonato, economista presso l’associazione, a sua volta citata nel documento per la stampa. “La politica deve ora inviare i segnali giusti affinché questa volontà di investire non si perda nella nebbia normativa: altrimenti, c’è il rischio di ulteriori distorsioni del mercato e di un passo indietro rispetto agli obiettivi climatici.”

Con un occhio alla concorrenza, come sempre interessante è stilare una classifica delle vendite dei singoli marchi: primeggia BMW (7100 vetture vendute fra gennaio e aprile), davanti a Volkswagen (6900), Skoda (6400), Mercedes (5500) e Audi (5400); già più staccate seguono poi Toyota (3500), Hyundai (3100), Renault (3000) Seat/Cupra (2900), Dacia (2600), Volvo (2300), Kia (2100), Ford (pure 2100), Nissan (1700), Peugeot (1800), Porsche (pure 1800) e Tesla (1500); tutti gli altri marchi non raggiungono quota 1500.

Volendo focalizzare l’attenzione su Tesla si nota che il costruttore americano non approfitta dell’espansione dei propulsori elettrici: al contrario, le vendite delle auto dell’azienda guidata dal controverso imprenditore Elon Musk segnano un -50% (su base annua) in aprile e addirittura un -61% nei primi quattro mesi (solo Fiat fa peggio: -72%). Concretamente la quota di mercato di Tesla è crollata dal 4,8% del periodo gennaio-aprile 2024 al 2,1% degli stessi mesi dell’anno in corso.

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