Vasto furto dati finanziari, toccati 700 clienti società zurighese
(Keystone-ATS) Furto di dati su vasta scala nella piazza finanziaria svizzera: il gestore patrimoniale Boreal Capital Management, con sede a Zurigo, è stato attaccato da un gruppo di hacker e, secondo la stampa, sono stati rubati e pubblicati i dati di 700 clienti ed ex clienti.
Sul caso stanno indagando attivamente il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) e la Finma, l’autorità di vigilanza dei mercati finanziari.
Stando a Gotham City – un portale romando specializzato in criminalità economica – gli aggressori informatici avrebbero pubblicato i dati per un totale di 46 gigabyte sul darknet già in giugno. Contattata dall’agenzia Awp, Boreal Capital Management ha confermato l’attacco cibernetico: è stato notato il 20 giugno e ha avuto origine nel database di un ex fornitore di servizi. L’azienda ha immediatamente informato le autorità competenti e ha sporto denuncia penale.
La procura federale ha ricevuto ieri un rapporto sull’attacco dall’Ufficio federale di polizia (Fedpol), ha indicato oggi lo stesso MPC. L’autorità analizzerà ora il documento e valuterà le prossime mosse. Anche la Finma ha confermato di essere a conoscenza di quanto successo: i funzionari bernesi sono “in stretto contatto” con l’impresa interessata.
Secondo Gotham City la maggior parte dei clienti colpiti dal furto di dati ha residenza in Spagna, Andorra e Venezuela. Circa un quarto dei clienti citati nei dati erano “ad alto rischio” o “politicamente esposti”. Importanti banche svizzere come UBS, Julius Bär, EFG e Lombard Odier, come pure l’americana Goldman Sachs, hanno svolto il ruolo di istituto depositario per i fondi dei clienti di Boreal, afferma il portale. Oltre che a Zurigo, Boreal Capital Management è presente anche a Miami: la società è di proprietà della banca andorrana Mora, che a sua volta è in mani famigliari.
Sempre stando a Gotham City le informazioni pubblicate sul darknet sono entrate in possesso anche del consorzio internazionale di giornalisti ICIJ e hanno già portato ad alcuni articoli di stampa riguardanti singole persone conosciute. I ladri di dati farebbero riferimento al collettivo di hacker Play, che si dice abbia legami con la Russia. Il gruppo sarebbe stato anche già attivo nella Confederazione: appare collegato agli attacchi cibernetici realizzati nel 2023 contro gli editori NZZ e CH-Media, nonché contro il comune di Saxon (VS).