Vance la spunta, AfD torna al tavolo della sicurezza globale
J.D. Vance ce l'ha fatta: i parlamentari di Alternative für Deutschland sono stati invitati a partecipare alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco (Msc) in programma a febbraio.
(Keystone-ATS) Un successo tangibile per l’amministrazione americana che da anni è impegnata a spezzare quel cosiddetto “cordone sanitario” che sinora ha limitato la sfera d’influenza della principale forza dell’estrema destra tedesca. Una svolta che arriva proprio nel giorno in cui emerge nella stampa tedesca la volontà da parte della Casa Bianca di porre sanzioni o addirittura vietare l’ingresso negli Usa ai funzionari dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, un’organizzazione che si occupa di monitorare l’attività dell’estrema destra.
Tornando alla Conferenza di Monaco, nel corso della scorsa edizione era stato proprio il vice presidente americano a criticare aspramente l’esclusione di AfD. Quel giorno Vance tenne un discorso molto duro contro Berlino: non far entrare gli esponenti di un partito che siede in Parlamento, disse Vance, era una violazione della libertà di parola. Oggi la svolta è confermata dagli organizzatori: i seguaci del partito di Alice Weidel, una forza apertamente filorussa e anti-immigranti, dopo due anni di ostracismo potranno sedersi nel salotto buono della difesa internazionale.
Un portavoce dell’evento ha evitato di chiarire le ragioni di questa novità, limitandosi a dire che la conferenza, che si tiene nella capitale bavarese dal 1963, è gestita da una “fondazione privata e indipendente” e che “non ha alcun obbligo in merito agli inviti ai suoi eventi”. “Si è deciso di invitare parlamentari di tutti i partiti rappresentati nel Bundestag”, in particolare membri delle commissioni Esteri e Difesa (di cui fanno parte circa 10 parlamentari dell’AfD), ha affermato il portavoce. “Lo stesso principio era valido prima del 2024”. Alla domanda se Vance abbia avuto un peso nella decisione finale, il portavoce ha risposto che “il Msc decide autonomamente sugli inviti ai suoi eventi”.
Una mossa che ha comunque scatenato forti polemiche interne. Poco prima dell’annuncio, Alexander Hoffmann, capogruppo del Csu – il partito gemello bavarese della Cdu del cancelliere Friedrich Merz – aveva già lanciato l’allarme sottolineando che diversi funzionari di AfD hanno stretti contatti con Russia e Cina. La loro presenza, ha sottolineato Hoffmann, “rappresenterebbe un rischio per la sicurezza globale”.