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UST: Covid-19, una cesura nelle attività del tempo libero

Keystone-SDA

A vario titolo, il Covid-19 per gli svizzeri costituisce una cesura nel modo di approfittare del tempo libero, emerge dalle informazioni pubblicate oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).

(Keystone-ATS) Rispetto al periodo prepandemico, la frequentazioni di istituzioni culturali e le attività ricreative all’aperto sono diminuite; sono invece fortemente aumentate quelle creative amatoriali, soprattutto tra i giovani dai 15 ai 29 anni.

I funzionari di Neuchâtel compiono un’indagine in questo ambito ogni lustro: i risultati di quella pubblicata oggi si riferiscono a informazioni raccolte l’anno scorso, a cinque anni dal 2019, ultimo anno prima della crisi sanitaria mondiale.

La nuova inchiesta rivela inoltre un dato per cui non è dato un raffronto nel tempo: i quattro quinti (79%) della popolazione indica che, se potesse, parteciperebbe volentieri a un maggior numero di uscite a sfondo culturale. Gli ostacoli più frequentemente citati sono la mancanza di tempo (50%) e di denaro (29%), mentre il 18% ha dichiarato di non aver voglia di uscire e il 16% che l’offerta di attività culturale è troppo distante.

Prudenza nell’interpretazione dei dati

Per quanto concerne il paragone dei dati nel corso del tempo, l’UST invita a un’interpretazione “con la dovuta cautela”. Le modalità con cui è stato svolto il sondaggio sono infatti molto cambiate tra le edizioni del 2014 e 2019 da un alto e, dall’altro, quella dello scorso anno, quando pressoché tutto è avvenuto in rete (cosa che ha imposto un adattamento del questionario). Per rimediare alla rappresentazione della popolazione a basso reddito si è proceduto a ponderazioni, precisa inoltre l’ufficio.

Complessivamente, lo scorso anno sono state interpellate 14’361 persone di 15 anni e più da agosto a ottobre. Le domande riguardavano i dodici mesi precedenti e il tasso di risposta è stato del 55,2%. L’UST non indica quale sia il margine di errore.

Discoteche meno affollate

Tra il 2019 e il 2024 spiccano comunque alcune variazioni. Ad esempio, i visitatori di musei e mostre e spettatori di danza sono diminuiti di sei punti percentuali e i frequentatori di concerti e cinema di sette. L’indagine rivela grossi cali anche per partecipanti a feste urbane come la Street Parade di Zurigo (-7 punti), quelle di paese, di quartiere o di società (-8) o quelle tradizionali (-11). Tutte queste evoluzioni sono molto più pronunciate nella fascia di età dai 15 ai 29 anni. Ancora più marcata la diminuzione dei frequentatori di discoteche, che dal 2014 si sono contratti di un quinto (un calo manifestatosi soprattutto dopo il Covid-19).

Le attività culturali e creative svolte a livello individuale e amatoriale hanno invece registrato un’impennata dopo la pandemia, che, scrive l’UST, ha spinto molte persone a chiudersi nella propria sfera privata. Nel 2024 il 33% della popolazione ha scelto di dedicarsi alla fotografia amatoriale (+8 punti percentuali rispetto al 2019), il 27% al disegno o alla pittura (+6 punti e addirittura +11 punti tra i giovani dai 15 ai 29 anni), il 15% alla ceramica (+5 punti e +11 tra i giovani) e il 14% alla danza (+75% rispetto a prima della pandemia), con un giovane su cinque che si è dedicato a questa pratica. Le attività digitali hanno guadagnato terreno senza fare terra bruciata.

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