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USA: Trump esulta, la Camera approva il taglio delle tasse

Keystone-SDA

La Camera dei rappresentanti americana ha approvato il maxi-budget di Donald Trump e il presidente esulta. È una misura "storica, la più significativa mai approvata nel paese, e comprende un massiccio taglio delle tasse", afferma il presidente americano su Truth.

(Keystone-ATS) Il via libera però non è stato affatto facile, ottenuto con un solo voto di scarto e al termine di 24 ore convulse che hanno visto Trump costretto a intervenire e incontrare in extremis i leader repubblicani per cercare un accordo.

Alla fine però “the big, beautiful bill”, come il presidente chiama da settimane il provvedimento, è stato varato con 215 voti a favore e 214 contrari poco prima delle sette del mattino di oggi, dopo una nottata di trattative estenuanti per lo speaker Mike Johnson.

La manovra ora va al Senato dove, quasi per certo, verrà profondamente cambiata. “Fate arrivare la misura sul mio tavolo il prima possibile”, è stato il messaggio di Trump ai senatori. I repubblicani hanno assicurato che cercheranno di concludere l’iter in Congresso entro giugno in modo che il disegno di legge arrivi al presidente per la firma entro il 4 luglio.

Realisticamente, comunque, è probabile che il via libera definito arrivi entro agosto. La misura infatti include il tanto atteso aumento del tetto del debito, che deve essere alzato entro agosto per evitare il default.

Per il presidente il provvedimento è un’importante vittoria che arriva mentre il suo gradimento è in calo a causa dei dazi e che conferma il suo controllo sul partito repubblicano. Il disegno di legge include tutte le sue promesse elettorali: dal taglio delle tasse all’abolizione delle imposte sulle mance e sugli straordinari, passando per nuovi fondi contro i migranti illegali.

Trump è riuscito a convincere i repubblicani a votarlo nonostante lo scetticismo di molti falchi, convinti che i tagli delle spese previsti non fossero sufficienti a coprire la riduzione delle imposte.

Proprio questo è l’aspetto più controverso che sta innervosendo i mercati finanziari e causando un aumento dei rendimenti sui Treasury. Quelli per il trentennale sono saliti al 5,15%, ai massimi dall’ottobre 2023 sulle scia dei timori sulla tenuta dei conti pubblici americani.

Secondo le stime del Congressional Budget Office, il disegno di legge voluto da Trump farà aumentare il debito di 3’800 miliardi di dollari (circa 3’150 miliardi di franchi al cambio attuale) in dieci anni e schizzare il deficit dall’attuale 98% del PIL al 125%.

L’amministrazione Trump non si mostra però preoccupata e punta a convincere gli investitori e i mercati della bontà del provvedimento. “Se cresciamo del 3% si pagherà da solo”, ripete da giorni il consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hasset, osservando come la deregulation impressa dal presidente spingerà la crescita.

Le sue rassicurazioni però non hanno finora sortito effetto nel calmare i mercati che, pur senza forti scossoni, non riescono a nascondere il loro nervosismo. Il disegno di legge infatti si va ad aggiungere all’incertezza legata ai dazi, creando una tensione che è destinata a prostrarsi almeno fino all’estate, quando scadranno i 90 giorni di pausa concessi da Trump sulle tariffe e il provvedimento definitivo diventerà legge.

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