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USA: Trump, possibile coinvolgimento in guerra Israele-Iran

Keystone-SDA

È "possibile" che gli Stati Uniti vengano coinvolti nel conflitto in corso fra Israele e Iran.

(Keystone-ATS) Lo ha detto il presidente degli USA Donald Trump all’emittente televisiva American Broadcasting Company (ABC), sottolineando che al “al momento” gli USA “non sono coinvolti”.

Trump ha inoltre affermato di essere “aperto” all’idea che il presidente russo Vladimir Putin possa fare da mediatore nel conflitto fra Israele e Iran. “È pronto. Mi ha chiamato per parlarne. Ne abbiamo parlato a lungo”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca.

Intanto un alto funzionario del gabinetto di sicurezza israeliano ha confermato che “dietro le quinte stanno emergendo iniziative di mediazione” tra Israele e Iran, ma ha precisato che “al momento non esiste alcuna proposta concreta di cessate il fuoco”. Lo riferisce la stampa israeliana, pochi minuti dopo le dichiarazioni di Trump. Secondo la fonte, non vi è una reale pressione internazionale su Israele per fermare l’operazione militare: “Abbiamo ancora molte sorprese e una forte determinazione”.

“Avremo presto la pace tra Israele e l’Iran”, aveva indicato in precedenza Trump sulla sua rete sociale Truth Social. “L’Iran e Israele dovrebbero raggiungere un accordo, e lo faranno, proprio come hanno fatto India e Pakistan”, ha aggiunto Trump menzionando un susseguirsi di telefonate e incontri.

“Iran e Israele dovrebbero raggiungere un accordo, e lo raggiungeranno, proprio come ho fatto con India e Pakistan, in quel caso usando gli scambi commerciali con gli Stati Uniti per portare ragione, coesione e buon senso nei colloqui con due leader eccellenti che sono stati in grado di prendere rapidamente una decisione e di fermarsi”, ha sostenuto Trump, ricordando di aver fermato durante il suo primo mandato anche il conflitto fra Serbia e Kosovo.

Il presidente ha quindi citato un altro caso in cui il suo intervento ha portato pace. “Un altro caso è quello di Egitto ed Etiopia, e la loro lotta per una diga enorme che sta avendo ripercussioni sul magnifico fiume Nilo. C’è pace, almeno per ora, grazie al mio intervento, e rimarrà così! Allo stesso modo, avremo presto la pace tra Israele e Iran! Molte chiamate e incontri sono in corso. Faccio molto, e non vengo mai riconosciuto per nulla, ma va bene così”.

Intanto le aggressione reciproche di Israele e Iran proseguono. I media iraniani hanno riferito che un attacco israeliano ha colpito il quartier generale della polizia di Teheran, nel centro della città. “Il Comando della polizia di Teheran è stato colpito da uno dei droni nemici”, ha riportato l’agenzia di stampa degli studenti iraniani (Isna), citando un comunicato della polizia. L’attacco ha causato “danni lievi” e ha ferito “diversi” agenti.

Dal canto suo l’Iran nel pomeriggio ha inviato decine di missili contro Israele. Il servizio ambulanze israeliano, il Magen David Adom, ha poi indicato che durante l’ondata di attacchi non ci sono state segnalazioni di impatti diretti dei vettori né feriti.

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