Usa entrano ufficialmente in shutdown

Gli Stati Uniti sono entrati ufficialmente in shutdown alla mezzanotte locale (le 6 in Svizzera), con conseguente congelamento di parte dell'amministrazione federale
(Keystone-ATS) È la prima volta che accade in sette anni e al momento non c’è una soluzione in vista per l’impasse di bilancio al Congresso americano tra i repubblicani di Donald Trump e l’opposizione democratica.
Diverse centinaia di migliaia di dipendenti pubblici saranno poste in disoccupazione e si prevedono gravi disagi per gli utenti dei servizi pubblici. Si tratta di una situazione altamente impopolare negli Usa, per la quale ogni partito sta già incolpando l’altro. I democratici “vogliono chiudere tutto, noi no”, ha assicurato il presidente americano.
Senato ha bocciato legge-ponte
Prima dello stop al bilancio, il Senato americano ha bocciato come previsto proposte di legge-ponte presentate sia dai democratici che dai repubblicani.
Con un voto di 53 a 47, i repubblicani hanno in particolare bocciato la proposta dell’opposizione che prevedeva l’estensione dei sussidi dell’Obamacare, destinati a scadere alla fine dell’anno, e l’annullamento di altri tagli all’assistenza sanitaria apportati dal One Big Beautiful Bill di Donald Trump.