USA-Cina: iniziati a Ginevra i primi colloqui sui dazi

Sono iniziati a Ginevra i colloqui diretti di de-escalation fra Stati Uniti e Cina, i primi fra i due maggiori protagonisti della guerra globale dei dazi inaugurata dall'amministrazione Trump. Lo rendono noto i media ufficiali cinesi.
(Keystone-ATS) “La mattina del 10 ora locale sono iniziati a Ginevra, in Svizzera, i colloqui economici e commerciali ad alto livello tra Cina e Stati Uniti”, ha riferito l’emittente statale CCTV. Gli incontri si stanno svolgendo in un luogo segreto sulla riva sinistra del lago di Ginevra, vicino al Parc des Eaux-Vives.
Nel tentativo di allentare le tensioni che cominciano a pesare sulle due maggiori economie mondiali, erano arrivati all’Hotel Intercontinental, dove soggiornano d’abitudine le delegazioni americane a Ginevra, personaggi di spicco quali il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent, il rappresentante per il commercio statunitense Jamieson Greer e il vice premier cinese He Lifeng, in qualità di responsabile per gli affari economici e commerciali Cina-USA.
Poco dopo le 09.30 sono stati visti entrare nella hall dell’albergo Bessent, Greer e una delegazione di circa dieci persone. Interrogato dall’AFP sulle sue aspettative, il segretario americano al Tesoro ha voltato la testa senza rilasciare dichiarazioni ed è salito a bordo di un SUV.
All’incontro partecipa anche il principale consigliere per la sicurezza del presidente Xi Jinping, Wang Xiaohong. La mossa, osserva il “Wall Street Journal”, sta a dimostrare l’importanza della vicenda del fentanyl – la droga sintetica che è una piaga sociale negli USA – nelle discussioni tra le parti. I colloqui sono previsti per oggi e domani, ma le delegazioni mantengono la massima discrezione.
I dazi imposti a Pechino dall’inizio dell’anno ammontano attualmente al 145%, con dazi cumulativi su alcune merci che raggiungono un impressionante 245%. Per rappresaglia, la Cina ha imposto dazi del 125% sulle merci statunitensi, consolidando quello che è di fatto un embargo commerciale tra le due maggiori economie mondiali.
Ieri Trump ha fatto capire che avrebbe potuto abbassare le tariffe altissime sulle importazioni cinesi, affermando sulle reti sociali che “un dazio dell’80% sulla Cina sembra la scelta giusta!”. La sua addetta stampa, Karoline Leavitt, ha poi chiarito che non lo avrebbe fatto unilateralmente, aggiungendo che anche la Cina avrebbe dovuto fare delle concessioni.
Ieri il consigliere federale Guy Parmelin, responsabile del Dipartimento federale dell’economia, ha ipotizzato fra Washington e Pechino “una sospensione reciproca dei dazi doganali nel corso delle discussioni fino a domenica o addirittura lunedì. Dipende dalle parti”, dopo aver definito il dialogo ginevrino “già una vittoria”.