Usa: attacco a chiesa mormone in Michigan, un morto e nove feriti

Una persona è morta e altre nove sono rimaste ferite in una sparatoria in una chiesa mormona a Grand Blanc, nel Michigan.
(Keystone-ATS) Una chiesa quindi ancora una volta teatro di un attacco negli Stati Uniti. A un mese dalla sparatoria a Minneapolis, nella quale sono morti due bambini, stavolta è una chiesa mormone in Michigan ad essere stata presa di mira. Si è sfiorata la strage, perché erano centinaia le persone che stavano assistendo alla messa. Il bilancio provvisorio è di un morto e nove feriti, tra i quali anche dei bambini.
L’attentatore, un uomo di 40 anni che abitava in una città vicina, si è lanciato con la sua auto contro la chiesa e poi ha iniziato a sparare con un fucile d’assalto. È stato neutralizzato poco dopo dalla polizia, ma è comunque riuscito ad appiccare un incendio all’edificio. Le immagini riprese da alcuni residenti e pubblicate sui social mostravano, infatti, dense colonne di fumo innalzarsi dalla chiesa di Grand Blanc, 80 chilometri da Detroit.
I vigili del fuoco sono riusciti a spegnere le fiamme dopo circa un’ora, tuttavia la polizia teme che l’incendio possa aver causato altre vittime. Persone rimaste intrappolate nella chiesa e uccise dal fuoco o ferite a morte dall’aggressore. Non è chiaro quale sia il movente dell’attacco né – al momento – si conosce l’identità del killer.
Per Donald Trump si tratta “dell’ennesimo attacco mirato ai cristiani negli Stati Uniti”, dopo Minneapolis. “Questa epidemia di violenza nel nostro Paese deve finire immediatamente!”, ha detto il presidente in un post su Truth. La governatrice del Michigan, la democratica Gretchen Whitmer, ha condannato la violenza “ovunque ma soprattutto in un luogo di culto. Mentre l’attorney general (la procuratrice generale ndr.) Pam Bondi ha definito l’attacco in chiesa “straziante e agghiacciante”. Reazioni anche dal direttore dell’Fbi, Kash Patel: “E’ un atto codardo e criminale. Le nostre preghiere sono con le vittime e le loro famiglie durante questa terribile tragedia”.
L’attacco contro la chiesa non è l’unico episodio di violenza del week-end negli Stati Uniti. Tre persone sono morte e almeno altre sei sono rimaste ferite dopo che un uomo ha aperto il fuoco da un’imbarcazione in un affollato bar sul lungomare di Southport, in North Carolina, sabato sera. L’aggressore è poi fuggito in barca verso l’Intracoastal Waterway e mezz’ora dopo è stato arrestato dalla Guardia Costiera americana a 19 chilometri di distanza. Anche in questo caso il movente non è noto: Southport è una piccola comunità di 4’000 abitanti, dove questo genere di attacchi non è all’ordine del giorno.
Nel sud del Texas due persone sono state uccise e cinque ferite in una sparatoria in un casinò domenica all’alba. E a New Orleans, una donna è stata uccisa e altre tre persone sono rimaste ferite in una sparatoria nella famosa Bourbon Street della città.