USA: sindaca di Los Angeles impone coprifuoco dalle 20.00 alle 6.00

La sindaca di Los Angeles (California), Karen Bass, ha annunciato l'imposizione del coprifuoco in alcune zone del centro della città dalle 20.00 alle 6.00 ora locale (dalle 5.00 alle 15.00 in Svizzera).
(Keystone-ATS) “Ho dichiarato l’emergenza locale e imposto il coprifuoco per fermare vandalismi e saccheggi”, ha detto Bass in una conferenza stampa.
Arresti di massa nel centro
Dal canto suo, il Dipartimento di polizia di Los Angeles ha annunciato che sono stati effettuati “decine di arresti” mentre diversi gruppi di manifestanti continuano a radunarsi nella zona designata per il coprifuoco. Lo riporta l’emittente televisiva statunitense CNN.
“Diversi gruppi continuano a radunarsi sulla First Street tra Spring e Alameda”, si legge in un messaggio del Dipartimento pubblicato sulla rete sociale X. “Questi gruppi vengono presi di mira e sono stati avviati arresti di massa”, prosegue la nota.
In un messaggio successivo, la Polizia ha sottolineato che “decine di arresti sono stati effettuati” poiché i manifestanti non hanno lasciato il “luogo di un assembramento illegale”.
Governatore California: “Democrazia sotto attacco”
La democrazia è “sotto attacco davanti ai nostri occhi”, il presidente degli USA Donald Trump (Partito repubblicano) sta “devastando il progetto storico dei nostri padri fondatori”: lo ha detto, stando a quanto riportano vari media internazionali, il governatore della California, Gavin Newsom (Partito democratico), in una dura critica contro le politiche migratorie dell’amministrazione statunitense.
Il presidente degli Stati Uniti “sta organizzando una retata militare in tutta Los Angeles”, ha affermato Newsom. “I regimi autoritari iniziano prendendo di mira le persone meno in grado di difendersi. Ma non si fermano qui. Trump e i suoi fedelissimi prosperano sulla divisione perché permette loro di acquisire più potere ed esercitare un controllo ancora maggiore”.
Il governatore ha poi ha avvertito che la situazione che si sta sviluppando in California è solo l’inizio. “Questo riguarda tutti noi. Riguarda voi. La California potrebbe essere la prima, ma chiaramente non finirà qui. Altri Stati saranno i prossimi”, ha detto.
Texas annuncia invio Guardia nazionale
Dal canto suo, il governatore repubblicano del Texas Greg Abbott ha annunciato l’invio della Guardia nazionale nello Stato per far fronte alle proteste contro la politiche migratorie dell’amministrazione di Trump.
“La Guardia nazionale del Texas sarà dispiegata in diverse località dello Stato per garantire la pace e l’ordine – ha scritto sulla rete sociale X il governatore. Le proteste pacifiche sono legali. Far del male a una persona o (danneggiare) una proprietà è illegale e comporterà l’arresto. La Guardia nazionale del Texas utilizzerà ogni strumento e strategia per aiutare le forze dell’ordine a mantenere l’ordine”.
La Guardia nazionale degli USA è una forza militare di riservisti di ciascuno Stato federato degli Stati Uniti d’America e dei territori di Guam, Isole Vergini Americane, Porto Rico e Distretto di Columbia, per un totale di 54 organizzazioni separate.
Trump: “Militari a Los Angeles finché non ci sarà pace”
“Quando ci sarà la pace a Los Angeles i soldati se ne andranno”, ha detto Trump parlando con giornalisti. Quanto alle regole di ingaggio dei militari nella città, il presidente non ha dato indicazioni precise: “È molto semplice: se i manifestanti sono pericolosi, se tirano mattoni, se sputano in faccia agli agenti, se prendono a pugni le persone, l’esercito risponderà con una grande forza e loro finiranno in galera per lungo tempo”.
Trump sostiene che i manifestanti siano “pagati da qualcuno”. Parlando con i giornalisti, il presidente americano ha detto di “non sapere chi ma qualcuno li paga oppure sono agitatori”.
Alla domanda se ritenesse se i manifestanti fossero stati pagati da Newsom o da Bass, Trump ha risposto: “Non ho detto questo”.
Trump: “Rivolte sono un’invasione straniera”
“Libereremo Los Angeles e la renderemo di nuovo sicura”, ha detto Trump parlando a Fort Bragg, una base militare nella Carolina del Nord, sostenendo che le manifestazioni nella città sono guidate da “rivoltosi pagati che sventolano bandiere straniere con l’obiettivo di invaderci”.
“Non permetterò che gli Stati Uniti siano distrutti da migranti illegali e criminali del Terzo Mondo”, che Trump ha definito “animali”.