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Usa: ingresso dell’Ucraina nella Nato non è realistico, Hegseth

Keystone-SDA

L'adesione all'Ucraina alla Nato non è un risultato "realistico" di un eventuale accordo di pace con la Russia.

(Keystone-ATS) Lo ha detto il nuovo capo del Pentagono Pete Hegseth aprendo la riunione del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina (UDCG), presieduto dalla Gran Bretagna.

Hegseth ha aggiunto che “siamo ad un momento critico della guerra, il conflitto deve finire. Vogliamo un’Ucraina sovrana e prospera, ma riportarla ai confini precedenti al 2014 è irrealistico”.

“Non ci deve essere una Minsk III in Ucraina. Robuste garanzie di sicurezza devono essere date per far sì che non inizi ancora una guerra, ma devono essere assicurate da truppe europee e non europee e se ci sarà una missione di mantenimento della pace non deve essere una missione della Nato e non ci deve essere la copertura dell’articolo 5”. Hegseth ha escluso la presenza di truppe americane.

Parlando di Minsk III, il capo del Pentagono fa riferimento al Protocollo di Minsk II, conosciuto anche come Minsk II, che è un accordo stipulato nel vertice tenutosi nella capitale della Bielorussia l’11 febbraio 2015, tra i capi di Stato di Ucraina, Russia, Francia e Germania: il processo negoziale che era iniziato l’anno prima nella stessa città portò all’approvazione di un pacchetto di misure per alleviare l’ancora in corso guerra del Donbass.

Anche un altro aspetto delle affermazioni di Hegseth merita una precisazione. All’articolo 5 del del Trattato dell’Atlantico del Nord, le nazioni della Nato concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in Nord America, va considerato un attacco contro tutte.

Usa fedeli a Nato ma Europa sia autonoma

Il nuovo ministro della difesa statunitense ha anche detto che gli Usa avranno come “priorità in futuro l’Indopacifico” e l’Europa politica sul Vecchio Continente dovrà “assumersi la responsabilità della difesa convenzionale (…). Gli Usa restano impegnati nella Nato e nella sicurezza dell’Europa ma non tollereranno più squilibri”.

Il Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina (Ukraine Defense Contact Group, UDCG) è un’alleanza di 54 paesi (tutti i 32 stati membri della Nato e altri 23 che non fanno parte dell’alleanza) che sostiene la difesa dell’Ucraina inviando attrezzature militari in risposta all’invasione russa dell’Ucraina del 2022. L’UDCG coordina la continua donazione di aiuti militari nelle riunioni a cadenza mensile.

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