USA: incriminato per corruzione e frode il sindaco di New York
(Keystone-ATS) Il sindaco di New York Eric Adams è stato incriminato per corruzione e frode: ha incassato tangenti e sollecitato donazioni straniere illegali per le sue campagne elettorali, abusando per un “decennio dei suoi ruoli” e “violando gravemente” la fiducia del pubblico.
Accuse pesanti di fronte alle quali Eric Adams non molla: “sono innocente” e “continuerò a svolgere il lavoro per cui sono state eletto”, ha detto chiedendo ai suoi cittadini di aver pazienza e “ascoltare” la sua difesa.
Al centro dello scandalo, descritto nel dettaglio nelle 57 pagine di incriminazione, ci sono i rapporti del sindaco e di un funzionario turco non identificato, dal quale Adams ha ricevuto regali per migliaia di dollari e finanziamenti alla sua campagna elettorale in cambio delle pressioni sul dipartimento dei vigili del fuoco affinché approvassero nel 2021 il nuovo consolato della Turchia a New York nonostante i timori per la sicurezza dell’edificio.
“La legge federale chiaramente vieta le donazioni straniere. È così che proteggiamo le elezioni dalle interferenze”, ha detto il procuratore del Southern District di New York, Damian Williams, osservando che è la “prima volta nella storia moderna che vengono presentate accuse federali nei confronti di un sindaco di New York in carica”.
Adams non solo ha accettato regali sotto forma di biglietti aerei e soggiorni in alberghi di lusso, ma ha anche creato false carte in quello che è stato “solo un goffo insabbiamento”, ha precisato Williams.
Le indagini per corruzione, che vanno avanti da anni, continuano e nelle ultime ore gli agenti federali hanno sequestrato un altro dei cellulari di Adams nel corso della perquisizione nella sua abitazione ufficiale di Gracie Mansion.
I cinque capi di accusa contro il sindaco seguono settimane di alta tensione e un’ondata di uscite dall’amministrazione. Giornate in cui il coro di voci che chiedeva le dimissioni di Adams si è rafforzato. L’ultima e la più alta in grado a esortarlo a lasciare è stata la deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez poche ore prima dell’incriminazione.
Se e quanto il sindaco riuscirà a restare nel suo attuale incarico non è chiaro. La governatrice di New York Kathy Hochul ha il potere di rimuoverlo e sta valutando le accuse mosse. In caso di una sua uscita il suo posto sarebbe preso Jumaane Williams, il difensore pubblico della città.
Le elezioni per il nuovo sindaco sono in calendario nel 2025 e i candidati democratici già scesi in campo per sfidare Adams sono molti e potrebbero aumentare ancora. Fra gli aspiranti potrebbe esserci Andrew Cuomo, l’ex governatore di New York che ha lasciato in seguito a uno scandalo per molestie.
Per Adams le accuse sono un duro colpo in una parabola ormai discendente da mesi. Ex agente della polizia divenuto il secondo afroamericano a guidare la città, era inizialmente molto popolare. Ma la luna di miele è durata poco fra l’aumento della violenza e l’emergenza migranti, che lo hanno esposto a dure critiche. Poi sono arrivate le indagini contro la sua amministrazione – in tutto quattro – e ora l’incriminazione.
I democratici guardano con preoccupazione allo scandalo di Adams, che irrompe nella campagna elettorale a poco più di un mese dal voto. New York, la metropoli più grande d’America e simbolo delle città santuario, è una roccaforte democratica che non sembra temere Donald Trump, ma il susseguirsi di scandali potrebbe allentare la presa del partito.