USA: Harvard, Trump avvia la revoca dei visti per gli stranieri

L'amministrazione Trump ha avviato il processo formale per revocare a Harvard la possibilità di ospitare studenti internazionali, una mossa che sembra mirare a smantellare la causa legale con cui l'università ha cercato di resistere contro questa iniziativa.
(Keystone-ATS) Gli avvocati del Dipartimento di giustizia hanno informato oggi un giudice federale che il Dipartimento per la sicurezza interna ha inviato all’università un “Avviso di intenzione al ritiro” dal programma per studenti e visitatori di scambio (SEVP).
L’avviso di cinque pagine, recapitato mentre a Harvard sono in corso le lauree, elenca diversi motivi per cui il governo intende revocare all’ateneo la facoltà di accogliere studenti stranieri – tra queste l’accusa che l’università non abbia rispettato gli obblighi di segnalazione riguardanti gli studenti stranieri e non stia mantenendo un ambiente “libero da violenza e antisemitismo” – concedendo a Harvard 30 giorni di tempo per rispondere con dichiarazioni giurate o altre prove.
Gli avvocati del governo e quelli della prestigiosa università si scontrano oggi in tribunale a Boston sul braccio di ferro che, secondo i legali dell’ateneo, è stato avviato senza seguire le procedure federali previste per la decertificazione dal sistema SEVP.
L’udienza davanti alla giudice federale Allison Burroughs, che il 22 maggio aveva bloccato l’ordine di Trump sui visti, è prevista per le 10.30, ora di Boston (le 16.30 in Svizzera).
Studenti stranieri hanno paura
In una dichiarazione giurata in vista dell’udienza odierna, la direttrice dei servizi per l’immigrazione dell’ateneo Maureen Martinha affermato che alcuni studenti stranieri di Harvard hanno espresso paura di partecipare alle cerimonie di laurea di questa settimana.
Alcuni studenti statunitensi stanno a loro volta rivalutando l’idea di iscriversi all’università questo autunno a causa delle azioni dell’amministrazione Trump, ha affermato Martin nella sua dichiarazione.
A suo dire, docenti e amministrazione sono stati sommersi di richieste da parte di studenti preoccupati: “alcuni hanno paura di partecipare alle proprie cerimonie di laurea questa settimana per timore che vengano intraprese azioni legate all’immigrazione nei loro confronti. Altri hanno annullato viaggi internazionali imminenti, sia per motivi di ricerca accademica sia per vedere le loro famiglie, per il timore di non poter essere riammessi negli Stati Uniti”.
Critiche a Trump durante cerimonia di laurea
Oggi si laureano gli studenti dell’Harvard College. Centinaia di laureandi hanno appuntato un fiore bianco sulla toga: un omaggio silenzioso ma significativo al gruppo di studenti stranieri dell’ateneo a cui Trump vuole revocare il visto.
Accolto da un lungo applauso di migliaia di laureandi, delle loro famiglie e del corpo docente, il presidente di Harvard Alan Garber ha implicitamente criticato l’affondo dell’amministrazione Trump contro gli studenti stranieri dell’ateneo: “Componenti della Classe del 2025, da dietro l’angolo, da ogni parte del paese e da tutto il mondo (…) proprio come dovrebbe essere”, ha detto Garber nel messaggio di benvenuto alla classe 2025.
Anche in una preghiera che poco prima ha aperto la cerimonia di laurea, la reverendo Gloria E. White-Hammond, che insegna alla Harvard Divinity School, ha elogiato il “ricco arazzo di umanità” rappresentato dalla classe dei laureandi 2025, celebrando le “diverse razze, religioni, identità di genere, etnie e paesi di origine” dei neo-diplomati.
Nel frattempo una cinquantina di manifestanti pro-Palestina si sono radunati oggi lungo Massachusetts Avenue, nei pressi di Harvard, per protestare contro i legami dell’università con Israele durante la guerra a Gaza.