Ungheria: polizia vieta la marcia per il Pride di Budapest

La polizia ha vietato la marcia dell'Onore non eterosessuale (Pride), pianificata per il 28 giugno nel centro di Budapest. La richiesta di autorizzazione è stata avanzata dalla comunità di LGBTQ ungherese.
(Keystone-ATS) La delibera di divieto della polizia si richiama alla legge sulla protezione dei minori e alla recente modifica costituzionale, secondo quale il diritto alla protezione dei minori precede ogni altro diritto fondamentale, compreso quello di radunarsi.
Secondo la polizia la marcia “rappresenta un pericolo per i bambini”. La comunità LGBTQ fa ricorso alla Curia (Corte suprema) che, in casi precedenti, ha già dato via libera alle manifestazioni vietate dalla polizia.
La Corte Ue, in un parere reso noto oggi, ha stabilito che la legge ungherese sulla protezione dei minori viola il diritto europeo.
Il vice-premier (ministro della presidenza del consiglio) Gergely Gulyas, rispondendo alle domande dei giornalisti al riguardo del divieto della polizia, ha detto, con un sarcasmo appena celato: “La marcia potrebbe essere fatta liberamente all’ippodromo (pista delle corse di cavalli) a porte chiuse”. Gli organizzatori hanno reso noto che intendono svolgere la marcia il 28 giugno anche senza autorizzazione.