Un giubileo, ma anche il capolinea per Jelmoli a Zurigo
(Keystone-ATS) Il grande magazzino Jelmoli ha aperto i battenti 125 anni fa a Zurigo sul modello dei Grands Magasins di Parigi. Quella che diventerà un’istituzione ha rivoluzionato il modo di fare shopping dell’epoca, ma ha finito per soccombere al commercio online.
Considerato come il primo grande magazzino in Svizzera, l’emblematico negozio è stato fondato da un italiano, Giovanni Pietro Guglielmoli, arrivato a Zurigo nel 1833 per un’impresa di commercio tessile, e che ha germanizzato il suo nome in Johann Peter Jelmoli.
La costruzione del negozio situato vicino alla Bahnhofstrasse è iniziata nel 1887, mentre l’apertura è avvenuta esattamente 125 anni fa, il 16 settembre 1899.
Il “palazzo di vetro” di Jelmoli ha impressionato la popolazione zurighese con le sue vetrine distribuite su quattro piani. Si distingueva anche per i prezzi fissi, che rendevano le contrattazioni obsolete. Il grande magazzino è rapidamente divenuto uno degli indirizzi più prestigiosi della città sulla Limmat.
Uffici e Manor
Nel corso degli anni il sito ha conosciuto una serie di trasformazioni ed estensioni. Fino agli anni 1990, Jelmoli ha gestito una rete di negozi in diverse città della Svizzera.
Giro d’affari e utile hanno però cominciato a subire un declino e solo lo storico sito zurighese è sopravvissuto. Dopo diversi cambiamenti di proprietario, Jelmoli dal 2009 appartiene alla società immobiliare Swiss Prime Site (SPS).
La storia di Jelmoli al “Glaspalast” di Zurigo si chiuderà definitivamente alla fine del febbraio 2025. La chiusura si spiega con l’esplosione dello shopping online e il cambiamento delle abitudini di consumo.
Sul sito si potranno ancora fare acquisti: il marchio Manor apparirà nel 2027, con l’affitto di una superficie di 13’000 metri quadrati su tre piani. Manor aveva abbandonato il suo ex punto vendita sulla Bahnhofstrasse a causa dell’impennata dell’affitto e dopo anni di diatribe.
L’altra metà della superficie accoglierà uffici e offerte di ristorazione e svago.