Ulster: terza notte di tumulti anti-migranti, a fuoco un mall

(Keystone-ATS) Da lì a partire da martedì i disordini sono sfociati in una sorta di caccia ai romeni (oltre che in scontri con la polizia) sulla scia dell’arresto di due adolescenti di origine straniera accusati del tentato stupro di una ragazza del posto.

Nonostante i rinforzi di polizia e gli appelli bipartisan alla popolazione dei partiti politici locali come del governo centrale britannico a rigettare le istigazioni di “una minoranza di teppisti razzisti”, tumulti e scontri episodici si sono ripetuti a Ballymena anche ieri sera e nella nottata, con lanci di oggetti contro gli agenti e rifiuti e barricate improvvisate date alle fiamme dai più facinorosi. Mentre si parla di nuovi fermi, anche se il bilancio dei poliziotti contusi o leggermente feriti resta per ora fermo ai 32 delle prime due notti.

E mentre circolano immagini di famiglie di stranieri indotte a esporre la bandiera nazionale del paese d’origine (ad esempio le Filippine) sulla porta di casa nella speranza di distinguersi dai romeni per evitare attacchi.

L’episodio più grave delle ultime ore è avvenuto tuttavia a Larne, a una trentina di chilometri da Ballymena, dove un limitato presidio di polizia presente è stato sorpreso e costretto inizialmente alla ritirata da un cinquantina di facinorosi mascherati, per lo più giovani e giovanissimi, i quali hanno preso d’assalto un centro ricreativo e commerciale, dando alle fiamme l’ingresso, prima di essere ricacciati indietro da uno schieramento rafforzato di agenti. Nel centro erano state alloggiate temporaneamente alcune famiglie di stranieri allontanatesi da Ballymena martedì per precauzione (e nel frattempo già trasferite).

Scontri sporadici sono stati intanto segnalati anche altrove, inclusa la periferia di Belfast, mentre i corpi di polizia di altre nazioni del Regno Unito, come la Police Scotland hanno offerto rinforzi al Police Service of Northern Ireland (PSNI).