UDC: “no” a iniziativa “Servizio civico”
La direzione dell'UDC respinge l'iniziativa "Servizio civico", sostenendo che indebolirebbe l'esercito e metterebbe in pericolo la sicurezza della Svizzera. Secondo i democentristi, quest'ultima non deve essere messa in concorrenza con progetti di carattere sociale.
(Keystone-ATS) La raccomandazione di voto è stata presa dalla direzione in via definitiva, ha comunicato il partito in serata, alla vigilia dell’assemblea prevista domani a Wimmis (BE); pertanto, la questione non sarà sottoposta ai delegati. L’iniziativa sarà posta in votazione il 30 novembre e chiede l’introduzione di un servizio civico obbligatorio per tutti, uomini e donne.
La direzione del partito ha anche respinto “con fermezza il trasferimento in Svizzera di 20 bambini provenienti da Gaza, ciascuno accompagnato da quattro persone”. Si tratta, secondo il partito, “di un’azione arbitraria organizzata di propria iniziativa dai consiglieri federali Beat Jans (PS), Elisabeth Baume-Schneider (PS) e Martin Pfister (Centro)”.
È prevedibile – afferma l’UDC – che queste circa 100 persone chiederanno asilo in Svizzera e otterranno almeno un’ammissione provvisoria. Ciò significa che resteranno permanentemente e potranno far venire anche altri familiari. “Per la popolazione svizzera, questa operazione rappresenta un grave rischio per la sicurezza, poiché nella Striscia di Gaza non è possibile distinguere chiaramente tra terroristi di Hamas e civili”, sostiene l’UDC.