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UDC: 111’000 firme per iniziativa protezione frontiere

Keystone-SDA

L'UDC ha depositato oggi le firme per la sua iniziativa popolare per la protezione delle frontiere "Fermare gli abusi nell'asilo!", in cui si chiede un controllo sistematico e rigoroso ai confini nazionali.

(Keystone-ATS) Le sottoscrizioni necessarie (111’000 secondo il presidente del partito Marcel Dettling) sono state consegnate nel primo pomeriggio alla Cancelleria federale da parte del comitato promotore dell’iniziativa, del gruppo parlamentare dell’UDC e dei rappresentanti dei Cantoni.

Il partito democentrista ha spiegato la necessità dell’iniziativa in un comunicato, in cui si legge che “i politici di centro-sinistra, insieme al consigliere federale socialista Beat Jans, non intraprendono alcuna azione contro l’abuso del diritto d’asilo, ora spetta al popolo svizzero intervenire”.

Nella nota Dettling aggiunge che “i controlli alle frontiere sono efficaci. Lo dimostrano gli esempi dell’Italia e della Germania, dove il numero delle prime domande di asilo (da gennaio ad agosto 2025) si è dimezzato”. Il consigliere nazionale ticinese Piero Marchesi ritiene invece che “dietro a questo fenomeno si celano organizzazioni criminali”.

In particolare l’UDC deplora l’arrivo in Svizzera di numerosi richiedenti l’asilo attraverso paesi terzi sicuri e vorrebbe inserire un tetto massimo di 5’000 immigrati all’anno. Le persone entrate illegalmente nel paese andrebbero espulse entro 90 giorni e si vorrebbe impedire il rilascio di ammissioni provvisorie.

Sono invece previste delle “procedure agevolate” per i cittadini svizzeri, per gli stranieri con un permesso di soggiorno valido per almeno un anno e per i frontalieri.

Tuttavia questa iniziativa si scontra con i trattati internazionali, in particolare con gli accordi di Schengen. Per questo motivo gli iniziativisti chiedono al Consiglio federale di ridiscutere la convenzione oppure di disimpegnarsi direttamente.

L’iniziativa ha provocato la reazione di Operation Libero che invita il Parlamento, tramite una petizione, a dichiararla parzialmente o totalmente nulla, si annuncia in un comunicato. Con l’abolizione dei permessi provvisori e il tetto massimo a 5000 concessioni d’asilo verrebbe infatti violato il diritto internazionale vincolante.

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