Ucraina: Blinken, il sostegno della Cina alla Russia deve finire
(Keystone-ATS) “Il sostegno della Cina nella guerra contro l’Ucraina alla Russia deve finire”. Lo ha detto Antony Blinken in una conferenza stampa a Washington con il segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg.
Se alla Cina davvero interessa la fine della guerra, come sostiene, deve smettere di alimentare la macchina da guerra russa”, ha sottolineato Blinken. “Pechino non può da una parte dire di volere migliori relazioni con l’Europa e dall’altra continuare a supportare Mosca”, ha detto ancora il segretario di Stato americano.
Il segretario di Stato americano ha aggiunto che “il summit della Nato il mese prossimo serve a ricordare al mondo il potere della difesa collettiva”.
“Gli investimenti nella difesa sono i migliori investimenti possibili”, ha aggiunto il segretario di Stato americano. “Le sfide alla sicurezza in una parte del mondo hanno un impatto sull’altra”, ha sottolineato Blinken.
“Intendiamo imporre nuove sanzioni contro la Russia per mantenere la pressione”, ha aggiunto in vista del summit di luglio. “Se Putin pensava di logorare l’Ucraina o l’Alleanza si sbagliava”, ha aggiunto il segretario di Stato Usa.
In precedenza, Mosca ha fatto sapere che ci sono esponenti della Nato che vogliono “mettere alla prova” la forza della Russia. Il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov ha commentato così le dichiarazioni del segretario generale Jens Stoltenberg, che in un’intervista al Telegraph ha parlato di consultazioni in seno all’Alleanza sull’opportunità di mettere in stato operativo una parte delle testate nucleari.
“La Nato come alleanza sta perseguendo una linea sempre più aggressiva, sempre più provocatoria, sempre più irresponsabile nella direzione russa”, ha affermato Ryabkov, citato dalla Tass. “E senza dubbio – ha aggiunto – ci sono molti nella Nato che vorrebbero continuare a mettere alla prova la nostra forza”.
La Russia sta intanto setacciando la Cina alla ricerca di macchine utensili di seconda mano per assicurarsi le apparecchiature essenziali che le consentano di aumentare la produzione di armi. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali Mosca fa affidamento su una “rete oscura di acquirenti per ottenere i macchinari di precisione nel tentativo di aggirare le sanzioni occidentali”.
L’obiettivo della Russia è mettere mano su vecchi macchinari di fascia alta prodotti da società occidentali e rimasti in Cina dopo essere stati usati per decenni dagli stabilimenti locali.