UBS: “tasso ipotecario di riferimento stabile almeno sino al 2027”

Il tasso ipotecario di riferimento rimarrà stabile almeno sino al 2027: è la previsione degli economisti di UBS.
(Keystone-ATS) Lo scorso primo settembre l’indicatore che serve a determinare gli affitti è sceso dall’1,50% all’1,25%, dopo che già in marzo aveva vissuto un abbassamento di un quarto di punto. Il parametro è stato influenzato dall’andamento dei tassi ipotecari, su cui ha a loro volta avuto un impatto il taglio del costo del denaro operato dalla Banca nazionale svizzera (BNS).
Secondo gli analisti, la BNS lascerà ora invariato allo 0,0% il suo tasso guida, almeno sino alla fine del 2026. Il calo dei tassi ipotecari rallenterà, ma non abbastanza per abbassare l’indicatore di riferimento pubblicato dall’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB), visto che sotto l’1,25% non si è arrivati nemmeno nella fase di tassi BNS negativi dal 2015 al 2022. Dalla metà del 2026 i mutui cominceranno poi a essere più cari, ma un aumento del tasso ipotecario di riferimento alll’1,50% dovrebbe diventare un tema solo nel 2027, concludono gli specialisti dell’istituto guidato dal Sergio Ermotti.