Tusk accusa, ‘bomba sui binari diretti in Ucraina’
Cresce la tensione sul confine est dell'Europa e della Nato. Dietro agli incidenti alle ferrovie polacche, definiti "sabotaggio senza precedenti" dal primo ministro Donald Tusk, ci sarebbe una potenza straniera: il riferimento, senza bisogno di citarla, è alla Russia.
(Keystone-ATS) “Un ordigno è esploso e ha distrutto i binari”, ha rincarato Tusk parlando di “ipotesi peggiori” che hanno “trovato conferma”. A rafforzare le preoccupazioni c’è anche la scelta della tratta su cui è avvenuto l’incidente, ovvero quella linea Varsavia-Lublino utilizzata per facilitare la consegna degli aiuti all’Ucraina, stretta alleata della Polonia. Proprio mentre in Romania sono stati evacuati due villaggi a causa dei raid di Mosca.
L’allarme sulla linea polacca è scattato domenica mattina quando un macchinista di un treno passeggeri regionale, dopo l’incidente, ha notato una parte mancante del binario, innescando l’apertura di indagini da parte della procura “per atti di sabotaggio di natura terroristica commessi per conto di un’organizzazione straniera”.
Un caso analogo si è verificato anche sulla tratta Swinoujscie-Rzeszow, dove un mezzo è stato costretto a fermarsi nella notte tra sabato e domenica a circa 50 km da Lublino, dopo che i cavi elettrici aerei che lo alimentavano sono stati danneggiati. Due eventi simili, fortunatamente senza feriti, avvenuti a distanza di poco tempo e di pochi chilometri che contribuirebbero a formare una prova, più che un semplice indizio. Una minaccia che Varsavia ha preso subito sul serio, anche considerati i numerosi precedenti da quando è iniziata l’invasione ucraina nel 2022: accuse sempre respinte con forza dal Cremlino.
Tusk ha convocato per domani una riunione del comitato di sicurezza nazionale del governo alla quale parteciperanno comandanti militari e capi dei servizi di sicurezza, in un comitato che è solitamente presieduto dal ministro della Difesa del Paese, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. Ma non solo. Perché il ministro della Difesa ha anche annunciato l’appello ai volontari dell’esercito territoriale per aiutare la polizia dei trasporti a pattugliare i binari e le zone più sensibili delle infrastrutture ferroviarie chiave. Una forza di riserva, spesso composta da volontari o personale di leva, che serve a livello locale o regionale per la difesa di un territorio e che avrà il compito di sorvegliare ponti, viadotti, gallerie, stazioni e altri elementi chiave, con il sostegno di droni ed elicotteri.
A dare manforte a Varsavia sono arrivati il segretario generale della Nato, Mark Rutte, e la presidente della Commissione europea, Ursula Von del Leyen, che ha parlato di “minacce alla nostra sicurezza reali e crescenti” e della necessità per l’Europa di “potenziare urgentemente la capacità di proteggere i nostri cieli e le nostre infrastrutture”, concludendo con un messaggio in polacco, “Razem jesteśmy silniejsi”, ‘insieme siamo più forti’.