Trump rilancia oleodotto Keystone, nuovo colpo al clima

Donald Trump rilancia sull'oleodotto Keystone, chiedendo un "avvio immediato" del progetto.
(Keystone-ATS) La società che avrebbe dovuto costruirlo ha rinunciato da tempo all’iniziativa dopo le bocciature dell’amministrazione Obama prima e Biden poi in seguito al forte impatto ambientale che avrebbe avuto. Ma il presidente americano non intende mollare.
Dopo aver tentato senza successo di rilanciare il progetto durante il suo primo mandato, Trump torna a cavalcarlo e promette “autorizzazioni facili” per un inizio dei lavori rapido. E se South Bow Corp, l’azienda incaricata dei lavori, non vuole giocare un ruolo, “forse ci sono altre società” interessate. Noi lo vogliamo”, ha detto il presidente sul suo social Truth allarmando gli ambientalisti, che da anni hanno alzato le barricate contro l’oleodotto che avrebbe dovuto trasportare petrolio dal Canada al Texas.
Barack Obama aveva respinto il Keystone nel 2015 dichiarandolo non negli interessi degli Stati Uniti, il cui obiettivo – aveva spiegato – era essere leader nella lotta ai cambiamenti climatici. Joe Biden successivamente aveva revocato le autorizzazioni concesse da Trump durante i suoi primi quattro anni per i lavori, rivendicando l’impegno statunitense al clima. La decisione dell’ex presidente aveva causato forti polemiche e un duro scontro con i repubblicani visto che aveva coinciso con l’inizio della guerra in Ucraina e il conseguente caro-energia che aveva fatto schizzare l’inflazione.
Il rilancio di Keystone si va ad aggiungere al tentativo in corso di Trump di ridare vita anche al progetto di un oleodotto sulla costa orientale degli Stati Uniti per trasportare gas naturale a New York. “Vogliamo che sia costruito il Keystone. E vogliamo un oleodotto anche nel nord-est” degli Stati Uniti, “dove i costi dell’elettricità sono fra i più alti del Paese”, ha spiegato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.
Al momento non è chiaro se Trump riuscirà o meno a rilanciare le due iniziative, che – secondo gli osservatori – sono l’ennesimo schiaffo del presidente alla battaglia contro il cambiamento climatico, definita più volte da Trump una bufala come dimostrato dalla decisione di far uscire degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi.
La nuova spinta per Keystone si inserisce anche nello scontro avviato da Trump con il Canada. Il presidente da settimane ripete che il Paese dovrebbe diventare il 51mo stato americano e mantiene alta la pressione su Ottawa anche a suon di dazi. Uno dei più stretti consiglieri del presidente, Peter Navarro, è arrivato anche a proporre di espellere il Canada dall’accordo di condivisione di intelligence Five Eyes, che include pure Regno Unito, Nuova Zelanda e Australia.
Una mossa per aumentare il pressing sulla politica canadese in vista dell’uscita di Justin Trudeau dopo nove anni. Nella corsa per sostituire il premier canadese fra i liberal sono in pole position l’ex vice di Trudeau Chrystia Freeland e l’ex governatore della banca centrale canadese e della banca d’Inghilterra Mark Carney. Per chiunque raccoglierà l’eredità di Trudeau la priorità sarà gestire Trump.