Trump deluso da Putin, ridotta scadenza per tregua

"Sono deluso da Putin". Lo ha detto Donald Trump nell'incontro col premier Keir Starmer avvertendo di aver fissato una nuova scadenza per la Russia di circa 10-12 giorni da oggi per una soluzione del conflitto ucraino.
(Keystone-ATS) Trump ha ripetuto di aver creduto “più volte” nel recente passato di poter essere vicino a “una soluzione” per mettere fine alla guerra in Ucraina. “E poi Putin prende e lancia missili contro città come Kiev, facendo molti morti in una casa di riposo o dove sia”.
Di qui la delusione verso il presidente russo e la sua decisione di “ridurre i 50 giorni che gli ho dato” per accettare un cessate il fuoco – pena nuove sanzioni e la minaccia di dazi del 100% contro Mosca – “a un numero inferiore. Anche perché credo di sapere già la risposta”.
Interpellato sulle affermazioni con cui il governo Netanyahu ha negato una carestia nella Striscia di Gaza, Trump ha risposto: “Non so, basandomi sulle immagini della televisione quei bambini sembrano molto affamati”. Ha quindi aggiunto che ora gli Usa “stanno mandando molto denaro, e altre nazioni stanno incrementando gli aiuti”.
Il presidente americano, alla domanda se Israele stesse facendo abbastanza per prevenire le vittime civili, ha poi replicato: “Non credo che nessuno stia facendo nulla di grande laggiù, l’intero posto è un macello. Ora servono cibo e sicurezza”. Per questo, stando a Trump, “stiamo per organizzare centri di distribuzione alimentare” a Gaza”.
Nel contempo il presidente americano ha ribadito che gli ostaggi nelle mani di Hamas, essendosi ridotti a suo dire a circa 20, “non vengono rilasciati” perché sono gli ultimi “scudi umani” per i miliziani e che “qualcosa di diverso deve essere fatto”.
A Gaza, gli ha fatto eco Starmer, “la crisi umanitaria c’è” ed è “una catastrofe assoluta”. “Nessuno vuole vedere scene del genere, la gente in Gran Bretagna è indignata, serve un cessate il fuoco e noi ringraziamo il presidente per la sua leadership in questa direzione”, ha aggiunto, non senza evocare anche la necessità che Hamas “liberi gli ostaggi” israeliani superstiti.
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