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Trump accelera sui licenziamenti, ‘un regalo dei dem’

Keystone-SDA

La paralisi del governo americano prosegue senza alcuna prospettiva di finire a breve e Donald Trump ne approfitta per attaccare i democratici e spazzare via i suoi avversari nelle varie agenzie governative.

(Keystone-ATS) Il presidente ha infatti minacciato di cacciare in modo definitivo migliaia tra le persone che saranno sospese durante lo shutdown e ha avvertito “la sinistra radicale” che prenderà di mira soprattutto i centri del suo potere.

“Non riesco a credere che i democratici della sinistra radicale mi abbiano offerto questa opportunità senza precedenti”, ha scritto il tycoon in un post su Truth annunciando di essere al lavoro con Russell Vought, uno degli uomini più potenti nell’amministrazione e a capo dell’ufficio bilancio del governo che ha deciso praticamente tutti i licenziamenti attuati fino ad oggi. “È quello famoso per il Project 2025”, ha sottolineato The Donald riferendosi alla piattaforma creata della conservatrice Heritage Foundation che prevede un drastico ridimensionamento del governo federale.

A rischio 300’000 dipendenti federali

L’amministrazione Trump ha già perseguito molti aspetti del piano, come lo smantellamento del dipartimento dell’Istruzione e i drastici tagli nella lotta all’inquinamento. E il tycoon è sulla buona strada per cacciare un totale di 300’000 dipendenti federali entro la fine dell’anno. Quest’ultima ondata, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt senza fornire dettagli, potrebbe riguardare “migliaia” di persone.

Diversi sindacati federali hanno intentato una causa per impedire i licenziamenti e nell’amministrazione c’è chi è contrario a questa linea. Alcuni funzionari, ha rivelato il Washington Post, avrebbero segretamente suggerito che la mossa potrebbe violare le leggi sugli stanziamenti. L’Antideficiency Act, ad esempio, vieta al governo federale di impegnare o spendere denaro non stanziato dal Congresso. Vieta inoltre di sostenere nuove spese durante lo shutdown e ciò potrebbe riguardare anche la buonuscita in caso di licenziamento.

Possibile “duro colpo per il Pil”

Ma The Donald non sembra sentire ragione e ha avvertito che sta valutando con Vought “quali delle tante agenzie democratiche, la maggior parte delle quali sono una truffa politica, raccomanda di tagliare e se tali tagli saranno temporanei o permanenti”. Intanto, il presidente ha bloccato 8 miliardi di finanziamenti per progetti legati al clima negli stati democratici.

Al momento, il 15esimo shutdown dal 1981 ha causato la sospensione della ricerca scientifica, i rapporti sui dati economici e una vasta gamma di altre attività tra cui musei, monumenti e parchi nazionali. I principali programmi di assistenza sociale, come la previdenza, continueranno invece a erogare i pagamenti. Il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent, ha avvertito che il Pil degli Stati Uniti potrebbe subire un duro colpo a causa del blocco. “Potremmo assistere a un duro colpo per il Pil, per la crescita e per i lavoratori americani”, ha detto.

Gli shutdown governativi di solito hanno un impatto economico limitato ma molti commentatori hanno sottolineato che questa volta potrebbe essere diverso proprio a causa dei maxi licenziamenti.

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