Trump, ‘Zelensky e Putin pronti alla pace, ci riuscirò’

Sulla guerra in Ucraina, Donald Trump alterna impazienza e ottimismo. "L'Europa non ha avuto successo nel trattare con Vladimir Putin, ma io lo avrò", ha detto, dicendosi convinto che Volodymyr Zelensky "sia pronto a fare un accordo. E credo che anche Putin lo sia".
(Keystone-ATS) Ma il tempo scorre e il commander-in-chief aveva già avvertito di non voler andare ancora per le lunghe. Un monito, rivolto stavolta a Mosca, ribadito anche dal suo segretario di Stato Marco Rubio: “Trump non cadrà nella trappola di negoziati infiniti”, ha dichiarato uscendo dalla ministeriale Nato a Bruxelles.
“Sapremo presto, nel giro di poche settimane, non di mesi, se la Russia è seria riguardo alla pace o meno”, ha affermato, spiegando che l’inviato di Putin, Kirill Dmitriev, in visita a Washington dove ha incontrato il mediatore americano Steve Witkoff, “tornerà a Mosca con dei messaggi. E il messaggio è che gli Stati Uniti devono sapere se siete seri o no per quanto riguarda la pace”. Dal canto suo Dmitriev, primo alto responsabile russo negli Usa dall’invasione dell’Ucraina, ha parlato di “dinamiche positive” tra Russia e Usa per una ripresa del dialogo ad ampio spettro, soprattutto economico e bilaterale. E il Cremlino ha assicurato che “il lavoro continuerà” a vari livelli.
Me nel frattempo sul terreno Mosca continua la sua offensiva: almeno “14 persone sono morte, tra cui 6 bambini”, in un attacco missilistico russo su un quartiere residenziale di Kryvyi Rih, la città natale di Zelensky, nel centro dell’Ucraina. “Almeno 5 case sono state danneggiate” e i feriti sono decine. Altri 5 morti si contano a Kharkiv, nell’est. Tutto questo, ha accusato il leader ucraino su Telegram, dimostra che “la Russia non vuole un cessate il fuoco, vuole solo la guerra”. E ha di nuovo invitato “l’America, l’Europa e tutti gli altri nel mondo a costringere la Russia ad abbandonare la guerra e il terrore”. “La pace – ha invocato – è necessaria”.
A incalzare Putin ad accettare o meno le iniziative americane, proposte in Arabia Saudita e discusse al telefono con Trump, sono anche Francia e Gran Bretagna, capofila dei cosiddetti volenterosi che si preparano a difendere l’Ucraina da eventuali violazioni russe di un futuro cessate il fuoco. “Tre settimane fa l’Ucraina ha accettato di siglare una tregua senza condizioni con la Russia, e in queste settimane la Russia ha continuato a colpire le infrastrutture energetiche, la popolazione civile e a commettere crimini di guerra. Vladimir Putin ora deve dare rapidamente agli Usa una risposta, o sì o no, e deve smetterla di trascinare i piedi”, hanno detto i ministri degli Esteri di Parigi e Londra, Jean-Noel Barrot e David Lammy, accusando lo zar di “non essere interessato alla pace”.
Secondo l’Alta rappresentante Ue Kaja Kallas, Rubio ha inoltre assicurato agli alleati europei che le loro preoccupazioni sui negoziati con Putin per la pace in Ucraina saranno tenute in considerazione dagli Stati Uniti. Sulla questione “c’è una coesione transatlantica”, ha osservato anche il ministro Antonio Tajani dopo la ministeriale con il segretario di Stato: “C’è voglia di collaborare”.