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TPF: finanziere Florian Homm condannato a 6 anni e 7 mesi

Keystone-SDA

Il finanziere Florian Homm è stato condannato a 6 anni e 7 mesi di reclusione dalla Corte d'appello del Tribunale penale federale (TPF). È stato riconosciuto colpevole di truffa per mestiere, riciclaggio di denaro aggravato e falsità in documenti.

(Keystone-ATS) Sanzionati anche due altri banchieri coinvolti nella vicenda. I giudici di Bellinzona hanno notevolmente inasprito la pena inflitta al “mago” decaduto della finanza, che era stato in primo grado condannato a 36 mesi di reclusione, 18 dei quali sospesi. Alla condanna detentiva si aggiunge una pena pecuniaria di 81 aliquote giornaliere di 3000 franchi.

Al termine di un processo durato 11 giorni, in cui l’imputato principale ha brillato per la sua assenza, sono stati confermati i capi d’accusa per truffa per mestiere, riciclaggio aggravato e falsità in documenti. Tuttavia, Homm è stato scagionato dalle accuse di amministrazione infedele e appropriazione indebita aggravate.

“Inganno astuto”

Secondo la Corte, l’ex manager ha messo in atto un “astuto inganno” ai danni di vari fondi e della società di investimento di cui era il chief investment officer (Cio). Le sue mosse hanno portato a manipolazioni dei corsi e causato un danno di oltre 100 milioni di franchi.

I suoi coimputati sono stati riconosciuti colpevoli di riciclaggio di denaro aggravato: il primo è stato condannato a 28 mesi, di cui 6 da scontare, mentre il secondo si è visto infliggere 19 mesi di reclusione sospesi. Tutte queste condanne non sono definitive e possono essere impugnate dinanzi al Tribunale federale.

Il quarto coimputato, che dirigeva una società fiduciaria di Zurigo, non si è presentato al processo per motivi di salute. Il tribunale ha deciso di separare il procedimento che lo riguarda.

Prezzi gonfiati artificialmente

Quella di Homm è una vicenda intricata che da diversi anni impegna la giustizia elvetica. In primo grado, nell’aprile 2021 il tedesco era stato condannato dal TPF a 36 mesi di carcere, la metà sospesi con la condizionale, per amministrazione infedele aggravata e ripetuta falsità in documenti. La Corte d’appello aveva poi annullato la condanna, ritenendo che i quattro imputati del processo non fossero stati correttamente convocati all’udienza principale. Tuttavia, il Tribunale federale aveva successivamente deciso che non ci fosse alcuna ragione per annullare la sentenza.

Al secondo principale imputato, un direttore fiduciario di Küsnacht (ZH), era stata inflitta una condanna a 42 mesi da scontare per riciclaggio di denaro aggravato, falsità in documenti e bancarotta fraudolenta. Gli altri due imputati avevano ricevuto pene detentive e pecuniarie sospese. Erano stati accusati di aver nascosto l’origine dei fondi ottenuti in modo criminale da Homm.

170 milioni di guadagni illeciti

In Svizzera, il finanziarie tedesco avrebbe conseguito guadagni illeciti per 170 milioni di dollari. Come Jordan Belfort (interpretato dall’attore Leonardo di Caprio) nel film “The Wolf of Wall Street” , il miliardario utilizzava una società di gestione di fondi da lui stesso creata. I “penny stocks” venivano venduti in modo incrociato tra i diversi fondi gestiti dalla società, al fine di aumentarne il corso, i volumi di scambio nonché il valore dei fondi.

L’hedge fund gestito dal finanziere tedesco aveva raggiunto un volume massimo di tre miliardi di dollari, ma si era poi sgonfiato in occasione della crisi finanziaria del 2007. Negli Stati Uniti Homm avrebbe frodato gli investitori per l’equivalente di 200 milioni di franchi.

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