TPF: Blatter e Platini assolti anche dalla seconda istanza

La Camera d'appello straordinaria del Tribunale penale federale (TPF) a Muttenz (BL) quale seconda istanza ha confermato le assoluzioni dei due ex pezzi grossi del calcio Joseph (Sepp) Blatter e Michel Platini, incriminati tra l'altro per truffa.
(Keystone-ATS) Per il Ministero pubblico della Confederazione (MPC), la Federazione internazionale di calcio (FIFA) è stata frodata per una somma di due milioni di franchi. Il MPC chiedeva una pena detentiva sospesa di un anno e otto mesi nei confronti sia dell’ex presidente della FIFA Blatter sia dell’ex presidente dell’Unione delle federazioni calcistiche europee (UEFA, dal 2007 al 2016).
Secondo la procura federale, la FIFA non aveva previsto alcun compenso per i presunti servizi di consulenza forniti all’organizzazione del calcio mondiale da Platini. L’altovallesano, oggi 89enne, e il francese, 69 anni, hanno invece sostenuto che proprio la consulenza è alla base del versamento nel 2011, dopo un accordo orale, di due milioni di franchi all’ex capitano della nazionale francese di calcio.
Sia l’accusa che la difesa concordano su un punto: l’ex centrocampista della compagine italiana Juventus è stato consulente di Blatter tra il 1998 e il 2002, durante il primo mandato di quest’ultimo come presidente della FIFA, e i due hanno firmato un contratto nel 1999, concordando una remunerazione annuale di 300’000 franchi, interamente pagata dalla FIFA.
Ma nel gennaio 2011 l’ex calciatore “rivendicò una richiesta di risarcimento di 2 milioni di franchi”, definita dall’accusa una “fattura falsa”. Entrambi a Muttenz hanno nuovamente sostenuto di aver concordato fin dall’inizio uno stipendio annuo di un milione di franchi, tramite un “gentlemen’s agreement” non scritto e senza testimoni, e che le finanze della FIFA non consentivano il pagamento immediato a Platini.
In dubio pro reo
Le prove sostengono l’affermazione secondo cui il pagamento costituiva un salario, ha affermato il presidente del tribunale durante la lettura della sentenza. Tenuto conto dei dubbi sulla posizione del MPC e secondo la regola in dubio pro reo (locuzione latina che letteralmente significa nel dubbio, [giudica] in favore dell’imputato), i due sono stati assolti.
Nella sentenza, la corte d’appello ha riconosciuto a Platini 177’000 franchi per le spese legali. Dal canto suo, Blatter ne riceverà 108’000. Queste somme, come pure 131’000 franchi di spese processuali, saranno a carico della Confederazione. La FIFA è stata inoltre condannata a pagare 1500 franchi a ciascuno dei due imputati.
Legale di Platini soddisfatto
Reagendo al verdetto, l’avvocato di Platini, Dominic Nellen, si è detto soddisfatto della conferma dell’innocenza del suo cliente. “Non ci sono prove incriminanti a sostegno dell’accusa. Dopo due assoluzioni, anche la procura deve ammettere che questo procedimento penale è definitivamente fallito. Michel Platini deve essere finalmente lasciato in pace”.
Il legale ha anche sottolineato le conseguenze personali e professionali subite dal suo cliente, allora presidente dell’UEFA. “Il procedimento penale ha impedito a Michel Platini di essere eletto presidente della FIFA nel 2016”.
Per il momento l’MPC non ha reagito alla sentenza.
Dopo quasi dieci anni dall’inizio del procedimento giudiziario, una prima assoluzione nel 2022 davanti alla Corte penale del TPF e la seconda odierna in secondo grado, è ancora possibile, entro 30 giorni, presentare un ricorso presso il Tribunale federale (TF), ma solo per motivi giuridici limitati.