Tassi ipotecari: stabili nel terzo trimestre, “è sorprendente”

Nel terzo trimestre i tassi ipotecari sono rimasti sostanzialmente invariati in Svizzera, cosa che secondo Moneypark sorprende, visti i timori suscitati dall'introduzione di forti dazi americani a inizio agosto.
(Keystone-ATS) Stando alla società attiva nella consulenza e intermediazione ipotecaria, il 19 settembre il tasso di riferimento medio per i mutui a scadenza fissa di 10 anni si è attestato all’1,80%, un punto base (cioè 0,01 punti percentuali) in più del 13 giugno. Per la durata a 5 anni si è registrata una progressione di 7 punti base all’1,44%, mentre il contratto a 2 anni ha segnato +5 punti base all’1,27% e il Saron a tre mesi è stato proposto all’1,02% (-19 punti base).
All’inizio di agosto – ricorda Moneylpark – serpeggiava la paura: si parlava di un forte calo della congiuntura in Svizzera e di un ritorno ai tassi di interesse negativi. “A distanza di quasi due mesi, i primi effetti sono percepibili, ma finora molto meno gravi di quanto inizialmente temuto”. I tassi ipotecari si sono infatti mantenuti inaspettatamente stabili, al livello del secondo trimestre, leggermente al di sopra del minimo annuale registrato a metà dicembre dello scorso anno.
Mentre nei prossimi mesi non sono previsti grandi cambiamenti nel livello dei tassi, la votazione sul valore locativo del prossimo fine settimana potrebbe avere ripercussioni sul mercato ipotecario. In caso di approvazione del cambiamento di sistema, molti proprietari di casa prevedono un aumento dei pagamenti di ammortamento: MoneyPark stima che tali versamenti ammonteranno a 50-150 miliardi di franchi in cinque anni. A causa del calo dei volumi e di una domanda contenuta, alcuni operatori prevedono un inasprimento delle condizioni di concorrenza e, di conseguenza, un tendenziale abbassamento dei tassi ipotecari. È tuttavia opinione diffusa che il persistente saldo migratorio positivo e l’elevata domanda di alloggi sosterranno il mercato.
La grande maggioranza degli istituti di credito intervistati prevede che il tasso guida rimarrà allo 0% nella valutazione della situazione monetaria della Banca nazionale svizzera (BNS) del 25 settembre e che resterà allo stesso livello anche in dicembre. “A nostro avviso i tassi di interesse negativi sarebbero ipotizzabili solo in casi eccezionali, ad esempio nell’ambito di una nuova escalation della crisi del debito europeo”, commentano gli esperti di Moneypark. Di conseguenza la maggior parte degli istituti non prevede cambiamenti significativi nel livello dei tassi di interesse fino alla fine dell’anno. Il livello dovrebbe rimanere interessante e per le durate più lunghe si intravede addirittura un leggero potenziale di ribasso. Allo stato attuale non sono comunque prevedibili oscillazioni significative.