Swisstopo sperimenta stoccaggio di CO2
(Keystone-ATS) L’Ufficio federale di topografia swisstopo prende in mano la gestione della perforazione profonda Trüllikon-1 (ZH), attualmente non in funzione.
L’obiettivo è condurre un progetto pilota di iniezione di CO2 nel sottosuolo, verificando potenzialità e sfide dello stoccaggio.
Fino ad ora – si legge in un comunicato odierno – la gestione della perforazione spettava alla Società cooperativa nazionale per lo smaltimento delle scorie radioattive (Nagra).
Esami condotti l’anno scorso in collaborazione con il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) e l’Università di Berna hanno mostrato che la perforazione di Trüllikon si trova in ottimo stato, consentendo un test in tutta sicurezza. Utilizzare una perforazione già esistente permette fra le altre cose di risparmiare tempo e denaro.
L’accordo necessario per il passaggio di consegne tra Nagra e swisstopo entra in vigore con effetto immediato. Per capire se il test di iniezione verrà effettivamente realizzato sono però necessari ulteriori esami approfonditi. Se tutto filerà liscio, i lavori potrebbero iniziare già nel 2025 e proseguire al massimo fino al 2030.
Il fatto che si effettui il test non significa che siano state prese decisioni su un eventuale stoccaggio di CO2 negli strati geologici della Svizzera e neppure sul luogo in cui ciò potrebbe avvenire.
A lungo favorito per deposito scorie
Il traforo, che si trova nella regione del Weinland zurighese, è stato a lungo fra i favoriti per diventare un deposito di scorie nucleari. Solo nel 2022 la Nagra ha optato per il sito di Stadel, sempre nel canton Zurigo.
La perforazione è stata effettuata nell’ottobre 2018 e i test nel traforo di 1310 metri sono stati conclusi nel 2020. Poiché all’epoca il sito non è stato escluso per un eventuale monitoraggio a lungo termine, la Nagra ha smontato gli impianti di perforazione, conservando tuttavia il foro.