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Swiss riduce all’osso il Cda, fra nuovi membri Ceo uscente

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Swiss riduce all’osso il numero di membri del consiglio di amministrazione (Cda): dal primo luglio l’organo di conduzione strategica comprenderà tre dirigenti, al posto degli attuali cinque.

Negli ultimi mesi, in seguito al completamento della ristrutturazione aziendale in risposta alla pandemia di coronavirus, l’impresa ha rivalutato le sue strutture, si legge in un comunicato odierno del vettore aereo.

Dal Cda usciranno tre manager e uno solo sarà sostituito: la poltrona sarà occupata dal Ceo uscente di Swiss, Dieter Vranckx, che come noto da luglio entrerà nella direzione del gruppo Lufthansa – casa madre della compagnia aerea elvetica – come responsabile commerciale. In futuro nel consiglio di amministrazione di Swiss siederanno il presidente Reto Francioni, il vicepresidente Dieter Vranckx e Doris Russi Schurter.

Swiss è nata nel 2002 dalle ceneri di Swissair, allora insolvente dopo il grounding del 2 ottobre 2001, come nuova compagnia che ha sfruttato l’involucro societario (oltre che le strutture e gli aerei) del vettore regionale Crossair, ben noto anche in Ticino per aver servito per anni l’aeroporto di Lugano-Agno. L’azienda – la cui ragione sociale completa è Swiss International Air Lines, con sede legale a Basilea ma guida operativa a Kloten (ZH) – è stata quindi acquistata nel luglio 2007 dal colosso tedesco Lufthansa. Nel 2023 ha conseguito un utile operativo record di 718 milioni di franchi, mentre il fatturato ha raggiunto 5,3 miliardi. Alla fine di quell’esercizio l’organico comprendeva 8600 dipendenti, per servire una flotta di 87 velivoli.

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