Svizzera crocevia delle migrazioni, grossa sfida per fedpol
La Svizzera è un paese attraente per le reti internazionali di passatori che sfruttano la sua posizione centrale in Europa. Secondo un rapporto di fedpol la lotta al traffico di migranti nella Confederazione "non viene condotta in modo sistematico e su larga scala".
(Keystone-ATS) Il rapporto 2024 sul “Traffico di migranti a scopo di lucro e sue implicazioni per la Svizzera” pubblicato oggi dall’Ufficio federale di polizia (fedpol) sostituisce quello redatto nel 2014 e illustra gli sviluppi e le sfide della lotta contro tali pratiche, precisa un comunicato odierno.
Combattere questo fenomeno è cosa “complessa”, si legge nel rapporto. “Le indagini sono spesso lunghe e molto dispendiose in termini di risorse, soprattutto quando sono coinvolte reti internazionali”. L’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) ha identificato 54 reti di trafficanti che operano nel Vecchio Continente. Nel 2023, circa 380’000 persone sono entrate illegalmente nell’Ue.
“Il traffico di migranti esercitato a scopo di lucro rappresenta uno dei mercati criminali a più rapida crescita in Europa”, scrive fedpol. La Svizzera è sia un paese di transito che di destinazione e i trafficanti sfruttano la sua posizione centrale per trasportare persone attraverso le frontiere.
II rapporto mostra che nella Confederazione il traffico di migranti viene contrastato in modo mirato ed efficace in casi singoli, ma non viene combattuto in modo sistematico. Viene ad esempio citato il caso di 23 persone provenienti da Afghanistan, India, Siria e Bangladesh, che erano state stipate all’interno di un furgone in condizioni estreme e liberate grazie a un controllo di polizia nel canton Nidvaldo.
Per scoprire i traffici di clandestini a scopo di lucro che conducono in Svizzera o la attraversano, è fondamentale svolgere indagini sulle strutture criminali in un contesto internazionale, afferma il rapporto. Simili procedure richiedono chiarimenti approfonditi e complessi all’estero e risorse tecniche e di personale.
La Svizzera, rispetto agli stati membri dell’Ue con direttive in materia di stranieri analoghe, ha però risorse molto più limitate. La maggioranza dei paesi europei dispone inoltre di un’autorità nazionale specializzata nella criminalità legata al traffico di migranti che conduce indagini su vasta scala.