Stellantis dice addio all’idrogeno

Il costruttore Stellantis ha detto addio al programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno. Una decisione che porta al mancato lancio della nuova gamma di veicoli Pro One alimentati a idrogeno, inizialmente prevista per l'estate 2025.
(Keystone-ATS) La notizia è stata accolta in modo negativo dai mercati con il titolo Stellantis che a Milano ha chiuso in calo del 6,2% a 8 euro in una giornata pesante per tutto il settore automobilistico all’indomani del taglio della guidance di Renault, in caduta di oltre il 17% a 3,2 euro alla Borsa di Parigi.
A pesare sulla scelta di abbandonare la via dell’idrogeno ci sono una serie di fattori. Primo fra tutti la limitata disponibilità di infrastrutture per il rifornimento di idrogeno. Ci sono poi anche gli elevati requisiti di capitale e la necessità di maggiori incentivi all’acquisto da parte dei consumatori.
L’azienda, infatti, non prevede l’adozione di veicoli commerciali leggeri alimentati a idrogeno prima della fine del decennio. Il mercato dell’idrogeno rimane un “segmento di nicchia, senza prospettive di sostenibilità economica a medio termine”, ha affermato Jean-Philippe Imparato, chief operating officer per l’Europa allargata di Stellantis.
La produzione in serie di Stellantis della nuova gamma di veicoli Pro One avrebbe dovuto iniziare quest’estate a Hordain, in Francia, per i furgoni di medie dimensioni, e a Gliwice, in Polonia, per i furgoni di grandi dimensioni. La decisione di abbandonare il programma, secondo quanto ha sottolineato Stellantis, non avrà alcun impatto sul personale degli stabilimenti interessati e le attività di ricerca e sviluppo legate all’idrogeno saranno reindirizzate verso altri progetti.
In questo contesto, Stellantis ha avviato dialoghi con gli azionisti di Symbio, la joint venture paritetica con Michelin e Forvia dedicata alla mobilità a idrogeno, per valutare le attuali conseguenze di mercato e preservare al meglio gli interessi della società. La collaborazione è stata avviata nel 2023 con l’acquisto da parte di Stellantis della quota del 33,3% di Symbio, ed era finalizzata a sviluppare veicoli a celle a combustibile, con un investimento congiunto per potenziare la produzione di furgoni a idrogeno.
I tormenti dell’automotive hanno colpito anche Renault dopo la decisione di rivedere al ribasso i suoi obiettivi annuali e con la nomina a ceo ad interim del direttore finanziario Duncan Minto, in attesa di trovare il successore di Luca De Meo che è passato al gruppo Kering. Notizie che hanno portato al tonfo in Borsa a Parigi.