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Starmer sul raduno dell’ultradestra, ‘non ci intimidirà’

Keystone-SDA

Il premier laburista britannico Keir Starmer ha reagito al grande raduno anti-immigrazione promosso ieri a Londra dell'ultradestra assicurando che non intende permettere alcuna "intimidazione" a sfondo razzista nel Regno Unito.

(Keystone-ATS) Nel corso del raduno, Elon Musk ha invocato in video la caduta del suo governo. In un messaggio diffuso oggi, Starmer ha inoltre ribadito di non voler lasciare “le bandiere” nazionali britanniche o quelle dell’Inghilterra con la croce di San Giorgio nelle mani di chi predica violenza, divisione e paura.

Il governo britannico , ha scritto Starmer sul suo profilo X, social di proprietà dello stesso Musk, non consentirà che alcuno venga intimidito per “la sua origine o per il colore della sua pelle”.

Riferendosi alla manifestazione di ieri, che ha raccolto fra ben 110.000 e 150.000 partecipanti secondo le stime delle autorità, ma è pure sfociata in scontri con la polizia, con una trentina di agenti feriti o contusi e altrettanti dimostranti finora arrestati, il primo ministro ha affermato che la libertà di parola – evocata nel corteo in ricordo di Charlie Kirk, il popolare attivista Maga pro Trump ucciso negli Usa – “resta un elemento fondante dei valori del nostro Paese”. “Ma – ha aggiunto – noi non tollereremo le aggressioni contro i poliziotti che fanno il loro lavoro, né che vi siano persone intimidite nelle nostre strade” per ragioni razziali, etniche o confessionali.

Starmer ha infine rivendicato “le differenze” e la multiculturalità del Regno Unito, ribadendo il suo attaccamento all’orgoglio nazionale e alla bandiera e la volontà di far sì che essa non venga “strumentalizzata come simbolo di violenza, paura e divisione”.

Durante il raduno londinese di ieri, animato in particolare da Tommy Robinson, tribuno della galassia ultranazionalista extraparlamentare con diverse condanne alle spalle, sono state fra l’altro oltraggiate e strappate alcune bandiere palestinesi. Mentre gli agenti sono dovuti intervenire in assetto anti-somossa per evitare scontri con i partecipanti a una contromanifestazione minore, con circa 5000 persone, organizzata da organizzazioni “anti-razziste” e di sinistra.

Intervistato in tv a nome del governo laburista, il ministro delle Attività Produttive, Peter Kyle, ha da parte sua accusato Robinson di voler sfruttare malumori presenti nella società aizzando la gente. E ha notato come lo stesso corteo-fiume di ieri, senza precedenti recenti nelle sue dimensioni da parte dell’ultradestra, certifichi l’esistenza di quella “libertà di espressione” e di protesta di cui alcuni denunciano la mancanza.

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