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Spara su agenzia anti-immigrazione a Dallas, due morti

Keystone-SDA

Un attacco contro la sede dell'agenzia americana che controlla l'immigrazione a Dallas, nello Stato al confine con il Messico più colpito dal dramma dei richiedenti asilo ma anche dagli ingressi di chi è senza documenti e a rischio di essere arrestato ed espulso.

(Keystone-ATS) In Texas, dove negli ultimi mesi le aggressioni contro l’Ice sono aumentate, un cecchino ha aperto il fuoco dal tetto di un edificio adiacente e ha ucciso due migranti prima di togliersi la vita: aveva 29 anni. Altri due ospiti del centro sono stati feriti e ricoverati in ospedale. Nessun agente dell’immigrazione è stato colpito, nonostante secondo le forze dell’ordine fossero proprio loro l’obiettivo dell’attacco.

L’aggressione è avvenuta all’alba e per l’Fbi non ci sono dubbi che sia stata “mirata contro l’Ice”. “I proiettili trovati vicino all’aggressore contenevano messaggi contro l’Immigration and Customs Enforcement”, ha spiegato l’agente speciale Joe Rothrock in un punto con la stampa. Il direttore dell’Fbi, Kash Patel, ha pubblicato su X una foto dei proiettili menzionati. Uno di questi ha scritto, in viola, anti-Ice’.

La segretaria al dipartimento per la sicurezza interna Kristi Noem ha parlato di “violenza senza precedenti” nei confronti delle forze dell’ordine e il governatore del Texas Greg Abbott ha promesso che la lotta agli immigrati senza documenti non si fermerà.

“Continueremo con gli arresti, la detenzione e l’espulsione degli immigrati clandestini”, ha scritto su X il repubblicano. Per il vice presidente JD Vance “l”attacco ossessivo alle forze dell’ordine, in particolare all’Ice, deve cessare. Mentre il senatore del Texas, Ted Cruz, ha rivolto ai politici un appello all’unità “senza demonizzazioni”. “Gli avversari politici non sono nazisti. Non dobbiamo diffondere un linguaggio che istighi i pazzi a commettere crimini efferati”, ha aggiunto il repubblicano.

Secondo i dati pubblicati sul sito del dipartimento le aggressioni sono aumentate del 1.000% ma, secondo un rapporto di Fox News di luglio, i numeri sono più bassi. “Dal 21 gennaio al 30 giugno 2024 ci sono state dieci aggressioni. Dal giorno successivo all’insediamento di Trump all’inizio di quest’anno ne sono state registrate 79, con un aumento del 690% su base annua”, si legge nella ricerca della rete conservatrice. Solo in Texas negli ultimi mesi ci sono stati due attacchi: ad agosto sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco contro gli uffici dell’Ice a San Antonio ma nessuno è rimasto ferito, mentre lo scorso 4 luglio, la festa dell’indipendenza americana, un’altra sparatoria si è verificata in una sede ad Alvarado e un agente è stato ferito al collo.

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