Sondaggio: ‘la crisi con Trump rinforza la fiducia in Starmer’

La fiducia dei britannici nei confronti del premier Keir Starmer si è impennata nelle ultime settimane, dopo un lungo periodo di crisi, spinta dalla risposta, vista come positiva, del governo laburista alla crisi con gli Stati Uniti di Donald Trump.
(Keystone-ATS) Ciò soprattutto dopo l’abbandono Usa dell’Ucraina. È quanto risulta da un sondaggio dell’istituto Opinium commissionato dall’Observer, il domenicale del Guardian.
Interrogati sul conflitto in Ucraina, il 62% degli interpellati afferma di fidarsi della gestione da parte del Regno Unito e il 52% dichiara di fidarsi dell’Unione europea, mentre solo il 19% dice di fidarsi degli Stati Uniti di Trump e il 9% della Russia.
Il consenso personale per Starmer è risalito del 10% da un livello di gradimento piuttosto basso, ma a guadagnare fiducia è anche l’operato dell’intero governo laburista, che per la prima volta viene percepito come più adatto a gestire problemi di sicurezza e di politica estera: campi solitamente visti come più congeniali ai conservatori. E quindi, secondo l’Observer, il 30% dei britannici dichiara di preferire il Labour “quando si tratta dei rapporti con gli alleati contro le minacce al Regno Unito”, contro un 18% che in questo ambito preferirebbe i Tory. Quanto al finanziamento delle forze armate e alla difesa, il 27% degli interpellati afferma sempre di preferire i laburisti contro il 20% che preferirebbe i conservatori. Infine, il 28% ritiene che al momento il Labour è più adatto a “difendere la reputazione del Regno Unito all’estero, contro un 19% pro-Tory.
E se il saldo di molte delle valutazioni su Starmer rimangono in territorio negativo (sottraendo le disapprovazioni dalle approvazioni), il trend mostra dunque una risalita. Dal 5 febbraio, quando fu fatta l’ultima rilevazione, il ‘rating’ sulla “decisione” di Starmer è cresciuto del 12%, quella come “leader forte” del 13%, quella di difensore dell’interesse britannico all’estero del 15% e quella di “competenza” del 10%.