Siria: rinforzi militari e coprifuoco dopo scontri con 70 morti

Violenti scontri, senza precedenti dal dicembre scorso, nelle ultime ore nel nordovest della Siria tra membri delle forze di sicurezza sunnite e combattenti alawiti leali al deposto presidente Bashar al-Assad hanno causato più di 70 morti.
(Keystone-ATS) “Più di 70 persone sono state uccise e decine di altre ferite o catturate in sanguinosi scontri e imboscate sulla costa siriana tra membri dei ministeri della difesa e dell’interno e militanti dell’esercito del defunto regime”, ha riferito su X l’Osservatorio nazionale siriano per i diritti umani (Ondus).
Secondo l’organizzazione con sede nel Regno Unito e che dispone di una vasta rete di fonti in Siria gli scontri sono avvenuti nella città di Jableh e in villaggi nella zona costiera di Latakia.
In seguito agli scontri le forze di Damasco si sono dispiegate in maniera massiccia nei distretti di Tartus, Jabla e Latakia per condurre operazioni contro quelli che vengono definiti “membri del passato regime”.
A Tartus è stato prolungato il coprifuoco fino alle 12.00 locali, le 10.00 in Svizzera. Anche l’autostrada Latakia-Aleppo è di fatto bloccata da una serie di posti di blocco dei governativi. La sicurezza è stata aumentata anche nella capitale Damasco.