Seul, Yoon primo presidente in carica processato penalmente

Il presidente Yoon Suk-yeol, sotto procedura di impeachment, è diventato il primo capo dello Stato della Corea del Sud in carica a essere processato penalmente, peraltro per reati gravi.
(Keystone-ATS) Presso la Seoul Central District, infatti, si è aperta l’udienza preliminare del processo nel quale Yoon deve difendersi dalle accuse di aver guidato un’insurrezione e di abuso di potere, in merito alla breve dichiarazione di legge marziale del 3 dicembre scorso. Con il giudizio di impeachment alla Corte costituzionale nelle fasi finali, l’udienza apertasi oggi chiarirà le principali controversie del caso e pianificherà i procedimenti futuri.
Yoon è comparso in udienza, tenuta presso la Corte distrettuale centrale di Seul, a sud della capitale sudcoreana, alle 10 locali (2 in Svizzera) per chiarire le principali controversie del caso e pianificare i futuri passi. Malgrado la presenza non fosse necessaria, il presidente ha scelto di partecipare, entrando in tribunale vestito con un abito nero e una cravatta rossa.
I suoi legali hanno affermato che avrebbero delineato la loro posizione rispetto alle contestazioni in un’udienza futura, sottolineando la necessità di dover ancora esaminare tutti gli atti del caso. Tuttavia, è probabile che la linea difensiva finisca per ricalcare quella seguita nel procedimento di impeachment pendente dinanzi alla Corte costituzionale, vale a dire puntando sulla negazione di tutti gli addebiti.
Successivamente, hanno riferito i media locali, il tribuane ha avviato la revisione della richiesta di Yoon di annullare il provvedimento d’arresto a favore del rilascio immediato. Il presidente è stato trattenuto in un centro di detenzione da metà gennaio dopo l’esecuzione del mandato d’arresto per incitamento all’insurrezione attraverso l’imposizione della legge marziale di breve durata.
L’udienza ha avuto luogo mentre i sostenitori di Yoon si sono radunati per l’ennesima manifestazione di supporto nei pressi del tribunale allo scopo di chiedere il suo rilascio immediato. La polizia, ha riferito la Yonhap, ha mobilitato circa 3.200 unità attorno al palazzo della Corte distrettuale centrale, installando barriere e allineando gli autobus della polizia come barriera di protezione.