Seul, Parlamento approva l’impeachment del presidente Yoon

L'Assemblea nazionale di Seul ha approvato la mozione di impeachment contro il presidente Yoon Suk-yeol.
(Keystone-ATS) Quest’ultimo era finito nel mirino del Parlamento per il maldestro tentativo di imporre la legge marziale, dichiarata il 3 dicembre e ritirata sei ore dopo a seguito della bocciatura parlamentare.
La mozione, promossa dalle opposizioni, è passata al secondo tentativo dopo il nulla di fatto di sabato scorso. Questa volta i 108 deputati del People Power Party, il partito al governo di Yoon, hanno partecipato al voto, con diversi che si sono espressi a favore e hanno permesso di centrare il quorum dei due terzi (200 sui 300 totali) del parlamento.
L’Assemblea nazionale di Seul ha approvato l’impeachment contro il presidente Yoon Suk-yeol con 204 sì sui 300 votanti, superando il quorum richiesto dei due terzi a quota 200. Lo speaker Woo Won-shik, proclamando il risultato, ha citato 85 no, 3 astenuti e 8 voti annullati.
Considerando che il blocco delle opposizioni partiva da 192, ci sono stati 12 deputati del People Power Party, il partito di Yoon al governo, che hanno dato il loro sostegno alla messa in stato d’accusa grazie al voto segreto. Completate le verifiche sulla regolarità del voto, il presidente Yoon sarà sospeso dalle sue funzioni in attesa del responso della Corte costituzionale sulla fondatezza o meno dell’impeachment, mentre i suoi poteri passeranno al premier Han Duck-soo.
Il via libera alla mozione di impeachment contro il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha dato il via alle manifestazioni di gioia, tra balli e canti, delle decine di migliaia di persone riunitesi nel grande sit-in davanti al Parlamento, in base alla diretta in streaming dei network di Seul.
L’atmosfera è stata sin da subito pacifica, con persone che distribuivano giornali e impacchi caldi gratuiti, utili a resistere a freddo e temperature sotto lo zero.
Sono passati 11 giorni da quando Yoon ha mandato nel caos il Paese tentando di imporre la legge marziale: il presidente ha deciso di resistere “e di combattere con il popolo fino all’ultimo minuto”, lasciando quindi al Parlamento decidere se costringerlo o meno a lasciare l’incarico. Affinché passasse, almeno 8 deputati del People Power Party, il partito di Yoon al governo, avrebbero dovuto sostenere la mozione, in aggiunta ai 192 delle opposizioni per centrare il quorum di 200 voti, pari ai due terzi dell’assemblea. Sabato scorso il People Power Party aveva deciso di abbandonare l’aula (105 su 108 deputati) facendo fallire la mozione: allo stato, in sette avevano esplicitamente dichiarato il voto favorevole.
In un’altra parte della capitale, a Gwanghwamun, i sostenitori di Yoon stanno tenendo una manifestazione a in supporto del leader conservatore ed ex procuratore nazionale, eletto di un soffio alla presidenza nel 2022.