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Seco corregge al rialzo previsioni su crescita economica elvetica

Keystone-SDA

La Segreteria di Stato dell'economia (Seco) corregge lievemente al rialzo le previsioni sulla crescita economica elvetica, sulla scia di un miglioramento della situazione grazie alla riduzione dei dazi americani.

(Keystone-ATS) Concretamente il prodotto interno lordo (Pil) dovrebbe salire dell’1,4% l’anno in corso e dell’1,1% nel 2026, emerge dalle tabelle pubblicate oggi dagli economisti della Confederazione. Nella precedente valutazione, che risale a due mesi or sono (non tre, perché in precedenza c’era stata una revisione dei conti nazionali), era ancora previsto rispettivamente +1,3% e +0,9%. Viene avanzata anche una prima stima per il 2027: +1,7%.

Quelli indicati sono i dati corretti dall’impatto degli eventi sportivi, che incidono sensibilmente perché in Svizzera hanno sede le ricchissime federazioni internazionali che incamerano miliardi con i diritti di diffusioni dei loro tornei. In base agli indicatori lordi il Pil progredirà invece dell’1,2% nel 2025, dell’1,4% l’anno prossimo e dell’1,4% nei dodici mesi successi.

Secondo la Seco con l’abbassamento delle barriere doganali statunitensi le prospettive per i settori e le imprese direttamente interessate sono migliorate e la sicurezza nella pianificazione è stata rafforzata. Rimane però una forte incertezza a livello mondiale in materia di politica commerciale ed economica. Il franco continua inoltre ad attestarsi a livelli elevati.

Nel prossimo anno il commercio estero dovrebbe fornire un impulso positivo, seppur moderato, alla crescita; nei prossimi trimestri le esportazioni di merci dovrebbero risultare superiori rispetto alle previsioni dell’ottobre scorso. Si può inoltre presumere che la domanda interna contribuirà in modo determinante a sostenere la congiuntura. Gli investimenti dovrebbero pure risultare leggermente superiori, grazie a un maggiore utilizzo delle capacità produttive.

I bassi tassi di inflazione sosterranno inoltre i redditi reali: sia nel 2025 che nel 2026 l’inflazione dovrebbe attestarsi allo 0,2% in media annuale (previsione di ottobre: 0,2% quest’anno, 0,5% l’anno prossimo). Ciò dovrebbe garantire un andamento solido della spesa per consumi privati. Il tasso di disoccupazione dovrebbe salire al 3,1% nel 2026.

Non mancano però i possibili problemi: non si può in particolare escludere un peggioramento del contesto internazionale. Per la Seco sui mercati finanziari il rischio di correzioni è elevato e i pericoli associati all’indebitamento mondiale, in particolare quello degli stati, sono cresciuti ulteriormente. Sussistono anche i rischi di bilancio degli istituti finanziari, rischi sui mercati immobiliari e, non da ultimo, rischi geopolitici relativi ai conflitti armati in Ucraina e Medio Oriente. In quest’ambito se la situazione peggiorasse la moneta elvetica subirebbe un’ulteriore spinta al rialzo.

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