Scrittrice indiana Banu Mushtaq vince International Booker Prize

L'International Booker Prize è stato assegnato la scorsa notte, in una cerimonia tenuta alla Tate Modern Gallery di Londra, alla raccolta di racconti "Heart Lamp" dell'indiana Banu Mushtaq.
(Keystone-ATS) Il libro della 77enne scrittrice, avvocata e attivista dei diritti umani è stato tradotto in inglese dal Kannada, la lingua dello Stato indiano meridionale del Karnataka, da Deepa Bhasthi, alla quale va metà del premio, 50’000 sterline (poco più di 55’000 franchi). È la prima volta che un libro scritto in Kannada riceve un riconoscimento internazionale.
“Heart Lamp nasce dalla convinzione che nessuna storia è davvero piccola”, ha detto la scrittrice, aggiungendo: “in un mondo che spesso cerca di dividerci, la letteratura resta uno dei rari spazi che ci consentono di vivere nelle menti degli altri, anche solo per poche pagine”.
I dodici racconti di “Heart Lamp”, che descrivono con sottigliezza e ironia la battaglia quotidiana di donne e ragazze delle comunità musulmane del sud dell’India, in lotta contro il dominio maschile, le imposizioni di casta e il conservatorismo religioso, sono stati definiti dalla giuria “un ritratto sorprendente di forza e capacità di resistenza”.
I media indiani stanno celebrando il premio come un riconoscimento della vitalità di una delle lingue indiane meno note e tradotte. Nel 2022 l’India aveva festeggiato l’assegnazione del Booker Prize al primo libro scritto in hindi, “Ret Samadhi”, di Geetanjali Shree, tradotto in inglese, col titolo “Tomb of Sand”, da Daisy Rockwell.