Scontro aereo-elicottero, si teme non ci siano superstiti

"Al momento pensiamo che non ci siano superstiti. Abbiamo recuperato 27 corpi dall'aereo e uno dall'elicottero". Lo ha detto il capo dei pompieri di Washington aggiornando sull'incidente tra un aereo regionale e un elicottero militare.
(Keystone-ATS) L’aereo precipitato a Washington è stato ritrovato capovolto e diviso in tre pezzi nel fiume Potomac, ha detto in conferenza stampa il segretario ai Trasporti Sean Duffy, aggiungendo che sia l’aereo che l’elicottero stavano seguendo una traiettoria standard e che compresenze del genere sul Potomac non sono inusuali.
Diversi membri della comunità statunitense di pattinaggio artistico erano a bordo dell’aereo. “Siamo devastati da questa tragedia indicibile e teniamo strette nei nostri cuori le famiglie delle vittime”, recita una dichiarazione della Us Figure Skating riportata dal Washington Post.
Anche i russi Evgenia Shishkova e Vadim Naumov, campioni del mondo in pattinaggio artistico nel 1994, erano a bordo.
Volo da Wichita
Il volo della tragedia è l’American Eagle 5342, operato da Psa Airlines con un jet Crj-700 per conto di American Airlines. Era partito praticamente pieno da Wichita, Kansas, ed era diretto all’aeroporto Ronald Reagan, il più piccolo e il più vicino dei due aeroporti della capitale. Dopo l’incidente è stato chiuso e tutti i voli sono stati dirottati. Il presidente Donald Trump è stato “pienamente informato su questo terribile incidente” e, riferendosi ai passeggeri, ha detto pessimisticamente: “possa Dio benedire le loro anime”.
Ancora ignote le cause della sciagura: tra le ipotesi, un errore umano o un problema tecnico, ma dirigenti dell’Fbi hanno escluso indicazioni di terrorismo. L’incidente è avvenuto verso le 21, quando il jet regionale era in fase di atterraggio e, secondo le prime immagini di una telecamera di sorveglianza del vicino Kennedy Center, è diventato una palla di fuoco. Particolarmente importanti per capire la dinamica saranno i messaggi scambiati con la torre di controllo.
Il volo 5342 era in arrivo al Reagan ad un’altitudine di circa 400 piedi (120 metri) e a una velocità di circa 140 miglia orarie (225 km/h) quando ha subito una rapida perdita di quota sul fiume Potomac, secondo i dati del suo transponder radio, come riferisce l’Ap. Pochi minuti prima dell’atterraggio, i controllori del traffico aereo hanno chiesto al jet commerciale in arrivo se poteva usare la pista 33 (più corta), e i piloti hanno detto di sì. I controllori hanno quindi autorizzato l’atterraggio. I siti di tracciamento del volo mostrano però che l’aereo ha modificato il suo approccio alla nuova pista.
Meno di 30 secondi prima dello schianto, un controllore del traffico aereo ha chiesto all’elicottero se aveva in vista l’aereo in arrivo. Il controllore ha fatto un’altra chiamata radio all’elicottero pochi istanti dopo: “Pat 25 passa dietro il Crj”. Pochi secondi dopo, i due velivoli si sono scontrati. Il transponder radio dell’aereo ha smesso di trasmettere a circa 2.400 piedi dalla pista, più o meno a metà del fiume.
L’incidente ricorda lo schianto di un volo Air Florida che precipitò nel Potomac il 13 gennaio 1982, uccidendo 78 persone. Quell’incidente fu attribuito al maltempo, ma mercoledì sera il cielo era terso.