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Scontri tra polizia e manifestanti a Caracas

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Si registrano scontri tra polizia e manifestanti nel centro di Caracas, in Venezuela, nel quadro delle proteste dell’opposizione contro la proclamazione della vittoria di Nicolas Maduro alle elezioni presidenziali di domenica.

Le immagini degli scontri – trasmesse dall’emittente all news argentina ‘Todo Noticias’ – mostrano agenti della polizia di Caracas in tenuta anti sommossa lanciare lacrimogeni ed esplodere colpi con pallottole di gomma per disperdere la protesta. Secondo le ricostruzioni vi sarebbe già una vittima.

Le milizie chaviste si sono concentrate intorno al palazzo presidenziale Miraflores, a Caracas, pronte a “difendere il presidente Nicolas Maduro”, secondo quanto riporta la tv pubblica Venezolana de Television, mentre nella capitale e nel resto del Paese proseguono le manifestazioni di protesta, dopo la proclamazione della vittoria di Mauro alle elezioni di domenica.

“Se vogliono generare violenza, ci troveranno qui. Siamo pronti a difendere il palazzo, la Costituzione e la vittoria del presidente”, ha dichiarato vicepresidente del Partito Socialista Unito del Venezuela (Psuv), Diosdado Cabello, considerato uno degli uomini forti dell’establishment.

Diplomatici espulsi

Il regime di Maduro ha espulso gli ambasciatori di Argentina, Cile, Costa Rica, Perù, Panama, Repubblica Dominicana e Uruguay. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Yván Gil, dal suo profilo X, accusando queste nazioni di “interferenza”.

Il regime ha ordinato l’allontanamento dal Venezuela di tutto il personale diplomatico del cosiddetto ‘Gruppo di Lima’ presente sul suo territorio, dopo il ripudio internazionale di fronte al risultato del voto che ha incoronato Nicolas Maduro per il terzo mandato. Il ministro degli Esteri venezuelano ha definito il gruppo di Paesi come “di destra, subordinati a Washington” e con ideologie fasciste.

“La Repubblica Bolivariana del Venezuela esprime il suo più fermo rifiuto delle interferenze e delle dichiarazioni di un gruppo di governi di destra, subordinati a Washington e apertamente impegnati nei più sordidi postulati ideologici del fascismo internazionale”, si legge nel comunicato. Secondo il governo di Maduro, questi Paesi stanno “cercando di riformare il fallito e sconfitto Gruppo di Lima, che cerca di ignorare i risultati elettorali delle elezioni presidenziali di domenica”.

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