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Scontri Gb, 20 mesi per istigazione all’odio via social

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Il 28enne Jordan Parlour è stato condannato dal tribunale di Leeds a 20 mesi di carcere per istigazione all’odio razziale per i post pubblicati nel corso dei disordini dell’ultradestra nel Regno Unito.

E’ il primo caso del genere nell’ambito dei ‘riots’: Parlour aveva scritto dei messaggi che incoraggiavano gli estremisti ad attaccare un hotel nella città inglese che ospita richiedenti asilo e rifugiati.

Il primo post pubblicato da Parlour, in cui inneggiava a prendere d’assalto, come poi è accaduto, l’hotel Britannia con all’interno 210 migranti, aveva ricevuto alcuni ‘like’, ma soprattutto era stato visto dai suoi 1500 amici e da questi inoltrato raggiungendo molti altri profili. L’estremista, costretto a casa per una frattura al piede, aveva poi continuato con altri messaggi a spargere online odio xenofobo sino a quando è stato arrestato.

Altre condanne simili a questa sono attese vista la sistematica attività su internet di istigazione e disinformazione che si è verificata durante i disordini iniziati proprio dalle ‘fake news’ diffuse dopo la strage di bambine imputata al raptus di un 17enne a Southport. Mentre il numero di arresti totali dei ‘riots’ continua a salire, quasi a quota 600, e quello delle incriminazioni ha superato le 150. Fra le persone finite in manette c’è anche Lucy Connolly, moglie di un consigliere comunale conservatore di Northampton, Inghilterra centrale, che dal suo account su X aveva auspicato di dare alle fiamme gli alberghi che ospitano i richiedenti asilo.

Sul fronte opposto, quello delle manifestazioni antirazziste di mercoledì sera, genera imbarazzi il caso del consigliere comunale del Labour, Ricky Jones, incriminato per istigazione alla violenza dopo essere stato ripreso in un video durante un corteo a Walthamstow, nell’est di Londra, in cui diceva nel corso di un breve discorso di tagliare la gola ai “nazifascisti” dell’ultradestra. Ed è pure ricomparso Elon Musk che da giorni sul suo profilo di X, di cui è patron, ha preso di mira il premier laburista Keir Starmer e il suo governo sostenendo alcune teorie infondate dei gruppi dell’ultradestra e perfino ripostando ‘fake news’. L’ultima sua iniziativa in chiave polemica ha riguardato la pubblicazione del tweet in cui la neoeletta deputata laburista Lauren Edwards si scusa per i post offensivi di oltre dieci anni fa riemersi di recente, in cui fra l’altro insultava degli immigrati estoni. Il tweet sul profilo del tycoon ha fatto rapidamente il giro del mondo e tanti utenti hanno accusato di ipocrisia il partito di governo impegnato nel contrasto agli estremisti dei ‘riots’.

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