Salone Euronaval, veto di Parigi allo stand israeliano
(Keystone-ATS) Il Salone Euronaval, dedicato al settore navale della difesa, non ospiterà stand né alcun tipo di materiale israeliano nella prossima edizione, prevista per inizio novembre a nord di Parigi.
La decisione è stata presa dagli organizzatori del Salone su richiesta del governo francese.
“Il governo francese ha comunicato ieri a Euronaval la sua decisione di convalidare la partecipazione delle delegazioni israeliane al salone Euronaval 2024, senza stand né esposizione di materiali”, si legge in un comunicato dell’organizzazione del Salone, secondo la quale “7 imprese israeliane sono interessate da questa decisione”.
“Conformemente alla decisione del governo francese, le imprese e i cittadini israeliani che vorranno, saranno accolti al Salone”, aggiunge il comunicato.
Euronaval accoglierà “circa 500 imprese e 22.000 visitatori sono attesi per la 29/a edizione del salone”, dal 4 al 7 novembre al Parc des Expositions di Paris-Nord Villepint, sottolineano gli organizzatori.
Israele: “una vergogna”
Vengono colpite da questa esclusione “sette imprese israeliane”, fanno notare gli organizzatori del più importante e antico Salone navale a livello mondiale, un punto di riferimento da oltre 50 anni per il settore.
Subito è arrivata la condanna del ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, il quale non ha dimenticato che a maggio Parigi aveva annullato la presenza di industriali israeliani del settore difesa al Salone Eurosatory: “E’ una vergogna per la Francia” che “ha deciso di discriminare per la seconda volta l’industria di difesa israeliana”, ha scritto su X il ministro, per il quale così facendo Parigi “aiuta i nemici di Israele in tempo di guerra”.
Per Gallant, la Francia “ha adottato ed applica una politica ostile contro” Israele. Si tratta di un ulteriore inasprimento dei rapporti tra i due Paesi nelle ultime settimane, dopo che Emmanuel Macron ha evocato un embargo sulle armi verso Israele e – ieri – avrebbe detto in Consiglio dei ministri che Netanyahu “farebbe bene a ricordare che Israele è stato creato da una risoluzione dell’Onu”. Prese di posizione duramente criticate dallo stesso Netanyahu.