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Sabrina Carpenter contro Trump per ‘Juno’ di sfondo ai raid Ice

Keystone-SDA

Sabrina Carpenter attacca Donald Trump: secondo la popstar di 'Espresso', l'uso della sua musica da parte della Casa Bianca come colonna sonora di un video di un raid dell'Ice è "malvagio e disgustoso".

(Keystone-ATS) La cantante ha chiesto all’amministrazione di non coinvolgere né lei, né le sue canzoni “per avallare la sua agenda disumana”. Nel video si vedono agenti dell’Immigration and customs enforcement (Ice) che arrestano migranti in risposta alla stretta ordinata da Trump, mentre risuona la canzone ‘Juno’ della Carpenter e una didascalia sovraimposta chiede ‘Have you tried this one?’ (Hai provato questa?), un riferimento a un verso del brano.

La Casa Bianca ha reagito alle proteste della popstar: “Ecco un messaggio ‘Short n’ Sweet’ per Sabrina Carpenter: non ci scuseremo per aver deportato pericolosi assassini, stupratori e pedofili criminali clandestini dal nostro Paese. Chiunque difenda questi mostri malati dev’essere stupido, o forse lento?”, ha detto la portavoce Abigail Jackson, citando sia l’album ‘Short n’ Sweet’ e la canzone ‘Manchild’.

La Carpenter è l’ultima di una lunga serie di musicisti che condannano Trump e gli chiedono di smettere di usare la loro musica. Nel 2024, Beyoncé minacciò un’azione di ‘cease and desist’ contro la campagna di Trump dopo l’uso in un video del suo brano ‘Freedom’ che in seguito sarebbe diventata l’inno della campagna rivale dell’ex vicepresidente Kamala Harris. Anche gli Abba, i Foo Fighters e il cantautore Kenny Loggins hanno chiesto negli anni al presidente di smettere di utilizzare la loro musica nei comizi e nei video.

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