Russia vuole perseguire inviati Rai entrati in Kursk
(Keystone-ATS) “Il Ministero degli Interni russo intende avviare un procedimento penale contro i giornalisti italiani che hanno realizzato un reportage dalla regione di Kursk”. Lo scrive Baza, un canale Telegram russo di notizie.
, a proposito del servizio degli inviati Rai Stefania Battistini e Simone Traini, che per il Tg1 hanno realizzato un reportage recandosi dalla città di Sudzha nella regione di Kursk.
Il servizio – realizzato nella città di Sudzha – è visibile sia sui canali social dei giornalisti, sia su quello del Tg1 in un post che spiega: “Da otto giorni ormai l’esercito ucraino è penetrato in territorio russo. Zelensky rivendica, Mosca sostiene di aver fermato le truppe di Kiev. Oltre il confine è riuscita ad arrivare la troupe del Tg1.”
Secondo Baza i due giornalisti rischierebbero “un procedimento penale ai sensi dell’articolo 322 del codice penale della Federazione Russa sull’attraversamento illegale del confine dello Stato”.
Per la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, è importante ribadire il sostegno e riconoscere il valore del loro lavoro, a maggior ragione dopo le inaccettabili minacce di morte ricevute sui canali social. “La stampa – ha proseguito Floridia, – ha non solo il diritto, ma anche il dovere di documentare quanto accade in quel territorio, così come in altri in cui l’accesso ai giornalisti è totalmente precluso”.